La storia di Federico Fazio ha dell'incredibile. E' la dimostrazione che nel calcio le chiacchiere contano poco perchè alla fine è sempre il campo a giudicarti. L'argentino è sbarcato alla Roma durante la sessione estiva di mercato, ma i tifosi rimasero piuttosto delusi da questa operazione. Arrivò dal Tottenham in prestito per 1.2 milioni, più 3.2 per il riscatto, ma l'impatto con la Serie A e con l'ambiente romano furono difficili.
All'inizio non veniva utilizzato con costanza da Spalletti, ma dopo una serie di apparizioni ha conquistato il posto da titolare e ha invogliato il tecnico a proporre un solido terzetto difensivo che comprende lui, Manolas e Rudiger, altro calciatore che sta offrendo un buonissimo rendimento. In seguito a questa costante crescita, la società ha già deciso di volerlo riscattare e di adeguargli ulteriormente il contratto perché, come detto da Spalletti, è troppo importante per il reparto arretrato.
Da Marquinhos a Benatia, passando per Yanga-Mbiwa e Manolas. A Roma, negli ultimi anni, ne hanno visti di centrali con i cosiddetti "attributi". Adesso è il turno di Fazio, un giocatore che va a rinforzare la colonia degli argentini che in passato hanno indossato e difeso la casacca giallorossa. Dopo Samuel, i fratelli Burdisso e Gabriel Heinze, è il quinto difensore argentino a giocare nella Roma.
Si sta contraddistinguendo per la sua concentrazione e precisione negli interventi. D'altronde è molto alto - quasi due metri - e molto forte fisicamente - soprattutto nei colpi di testa. Molto abile nell'anticipo e nelle respinte difensive, è anche capace di far ripartire l'azione, avendo giocato e potendo giocare eventualmente mediano davanti la difesa.
La storia ci insegna che la scuola argentina è una delle migliori al mondo, anche per quanto riguarda la creazione di difensori centrali. Fazio nasce calcisticamente nel Ferro Carril Oeste, club che risiede a Caballito, un quartiere molto vicino a Buenos Aires. Se Fazio è diventato un calciatore di livello internazionale lo deve in gran parte al Siviglia e al suo straordinario direttore sportivo Monchi, molto abile a prevelarlo solamente per 800mila euro. Finita la "gavetta" con la seconda squadra degli andalusi approda in prima squadra, dove riuscirà a vincere una Coppa e una Supercoppa di Spagna, abbinate a due Europa League da protagonista.
Se continuerà così potrebbe davvero scrivere pagine di storia importanti con la maglia della Roma. L'obiettivo è quello di centrare la qualificazione in Champions League con uno sguardo, perché no, anche allo Scudetto, titolo che manca da ben 17 anni. In quel meraviglioso anno la squadra era ricca di campioni, ma anche la difesa godeva di una straordinaria solidità, con al centro un pilastro argentino di nome Walter Samuel. Coincidenze?