Ha parlato ai microfoni di PianetaEmpoli il centrocampista degli azzurri Daniele Croce che ha analizzato l'anno appena concluso e il futuro dell'Empoli.

"Sicuramente il bilancio del 2016 è positivo anche se è stato un anno più difficile rispetto a quello precedente. La differenza la fa pero’ la salvezza che abbiamo ottenuto e che permette a me ed a tutta la squadra di essere qui a disputare il terzo anno consecutivo di serie A e stiamo parlando di una cosa assolutamente non scontata. Poi c’è comunque da dire che al momento, essendo quartultimi, saremo virtualmente salvi ancora e quindi voglio davvero evidenziare tutte le positività che ci lascia in eredità il vecchio anno anche se, perchè è giusto ed onesto da dire, qualche difficoltà in più c’è stata.

Il momento più bello? Senza dubbio la vittoria con la Fiorentina nel derby. Era una partita in cui ci servivano punti e già per quello il risultato sarebbe stato importante ma vincere quel tipo di partita, qui ad Empoli, sapendo che quella non è assolutamente una gara come le altre mi ha lasciato addosso sensazioni che ancora oggi faccio fatica a descrivere.

Il prossimo match con il Palermo? Non è una partita decisiva, non lo puo’ essere a metà campionato, ma è una sfida salvezza che porta con se un’importanza molto elevata e che quindi va affrontata con lo spirito giusto come fatto in tutti gli altri scontri salvezza della stagione che alla fine sono stati l’elemento più positivo di questo inizio di campionato. Stiamo preparando il match con grande dedizione, vogliamo salvarci e abbiamo tutte le carte in regola per farlo.

La lotta salvezza? Credo che le tre dietro miglioreranno il loro rendimento ma non tanto per via del mercato di gennaio che non puo’ mai stravolgere una squadra, sarà per altri valori e noi dovremo guardarci sempre bene le spalle. Ma credo che anche qualcuna di quelle davanti a noi potrà magari avere qualche problema e ritrovarsi più a ridosso delle attuali quattro.

Cosa ci manca? Avere maggiore consapevolezza delle nostre qualità, che abbiamo. Alcuni risultati, alcune partite, ci hanno tolto queste, poi sicuramente noi ci abbiamo messo anche del nostro. Ma se ritroviamo le nostre certezze possiamo senz'altro migliorare.

Io senatore? Beh devo dire che fino a qualche anno fa non pensavo molto a certe cose, ora gli anni li inizio a guardare. Un anno in più è importante e per questo sto acquisendo sempre maggiori responsabilità e consapevolezze che prima magari non valutavo. Sto bene, per adesso riesco sempre a dare il massimo di quello che faccio senza dovermi dosare e sarà quello, speriamo il più in la possibile, il campanello che mi farà alzare la mano. Per come sono fatto io devo sempre andare al massimo.

Finire la carriera a Empoli? Sì e questa cosa è sempre più forte in me. Mi sento a casa, la mia famiglia si sente a casa, il secondo figlio che a breve avrò nascerà ad Empoli ed il primo, Tommaso, anche se non nato qui è il più empolese di tutti.

Il rinnovo di contratto? Non ne abbiamo ancora parlato ma, come sempre, basterà un’occhiata al momento giusto".