La Roma di Luciano Spalletti ha appena festeggiato il Natale con una convincente vittoria casalinga contro il Chievo Verona di Rolando Maran e, a distanza di qualche giorno dalla sfida dell'Olimpico, Edin Dzeko e Diego Perotti sono tornati a parlare delle questioni di casa giallorossa. Il bosniaco, ai microfoni di Sky, ha guardato alla sua crescita, con qualche aspetto ancora da migliorare. Questa la critica dell'ex City a sè stesso.
"Cosa non avevo capito del calcio italiano? Tutto, forse. Le difese erano molto compatte, ora penso di averlo capito e spero di continuare così. Il mister mi dà delle indicazioni, mi sprona a fare meglio, mi manca un po' di cattiveria ma sono nato così. Devo concentrarmi in tutte le occasioni che mi si presentano e sfruttarle".
L'ex Wolfsburg ha inoltre guardato alle differenze sostanziali che, ad oggi, ci sono tra la sua compagine e quella che guida la classifica: "Noi giochiamo per i tifosi e quando vediamo il nostro stadio vuoto e poi andiamo allo Juventus Stadium e lo troviamo pieno, per noi è difficile. La Juventus è forte, ma tutto è possibile. Nulla è finito".
Nel corso dell'intervista di Natale ai microfoni di Mediaset Premium, invece, il laterale argentino ha così parlato del gap che divide la Roma dalla Juventus e, infine, dove può migliorare la squadra giallorossa: "La differenza di punti è grande però manca ancora tantissimo. A Torino volevamo vincere, almeno pareggiare e non l’abbiamo fatto. Abbiamo però giocato una grande partita contro una squadra fortissima: dobbiamo fare meglio e avremo tempo per riprenderci".
Problema di atteggiamento e mentalità, invece, per quel che riguarda l'ultimo tassello da inserire per giocarsela alla pari con i bianconeri: "Troppi i punti che abbiamo lasciato per strada, come nei pareggi contro Cagliari - che ancora mi brucia - e Empoli. Oggi sarebbero dei punti importanti, sono quelle le partite che si devono vincere. Questa è una cosa fondamentale per vincere lo Scudetto” .