La Roma intravede la possibilità di chiudere il 2016 in testa alla Serie A, spodestando la Juventus. L'unico modo per riuscirci è strappare tre punti nello scontro diretto di domani sera, allo Stadium, dove i Giallorossi perdono sempre e costantemente da cinque anni a questa parte. Doppia occasione, dunque: invertire il trend e provare a mettere ulteriore pressione, magari sfruttando anche il turno di riposo obbligato causa Supercoppa dei bianconeri.
"Per noi è una partita fondamentale, se ci mettiamo nella nostra metà campo perdiamo di sicuro. Siamo una squadra forte e dobbiamo cercare di farci valere. Dobbiamo trasformare la gara di ritorno in una sfida importantissima: se ci riusciremo, avremo fatto un grande lavoro. Scudetto? Non è mai finita, ma dobbiamo sfruttare l'occasione". Parole e musica di Luciano Spalletti, nella consueta conferenza stampa della vigilia.
Voglia di imporsi, voglia di mettersi in gioco in pieno, contro un avversario di tutto rispetto che il tecnico certaldino descrive in questo modo: "Hanno sempre forza fisica, tecnica e caparbietà. Fanno sempre uscire il meglio dalla situazione in cui si trovano. Se giocheranno Higuain e Mandzukic, sarà una partita di grande forza e duello individuale. Loro hanno la consapevolezza nel DNA, verranno ad attaccarci altissimi e mettere la pressione del nuovo stadio. Allegri lo sa bene quello che deve essere la ricerca della sua squadra". Poi, proprio su Massimiliano Allegri, conterraneo toscano e non solo: "Per me è un grande amico, una persona corretta e un grande allenatore. Facile dire che ha grandi calciatori, ma non è così: vanno gestiti, devono rendere ed essere domati. Dice che sono un buon attore? Non mi ha mai sentito cantare".
Spalletti prosegue sulla stessa linea del rispetto verso un avversario per il quale parlano i risultati, ricordando anche le sfide del passato, quando il calcio sembrava passare in secondo piano: "Da fuori sono state tutte bellissime sfide: siamo stati costretti a rincorrere perchè loro sono stati più bravi. Noi cerchiamo di vedere più da vicino i loro numeri, quali sono le loro qualità e accorciare la differenza. La Juve è stata brava a tenere sempre alta l'asticella del rendimento del calcio italiano, serve anche da stimolo alle altre squadre. Noi siamo tutti a guardare dove possiamo migliorare, poi non sempre i risultati rispecchiano l'impegno".
Non sarà l'occasione soltanto per cercare di accorciare, ma anche per incontrare nuovamente Miralem Pjanic, il quale ha mantenuto un rapporto d'oro con tutta la Roma, e vivrà una notte particolarmente speciale: "Quando siamo andati a Torino è stato con noi, ha mangiato con noi, è un amico. La mia stima e quel che penso di lui gliel'ho dimostrata, l'ho fatto sentire importantissimo".
Tra gli assenti invece nessuna sorpresa, anche se Spalletti spera in qualche recupero in extremis. "Florenzi, Nura, Paredes e Lobont indisponibili. Vermaelen, Peres e Totti verranno valutate oggi. Salah è in gruppo, non so se giocherà: è un giocatore di accelerazione e va valutata nel contesto della partita". Non dovesse farcela l'egiziano, pronto El Shaarawy.