In attesa del ricorso annunciato dai vertici societari, la Roma si ritrova senza Kevin Strootman, il cardine del suo centrocampo, alla vigilia di due scontri spartiacque per la sua stagione; le speranze di vincere il ricorso contro la squalifica rimediata dopo il derby sono concrete e legittime oltre che ventilate anche da opinionisti esterni, ma altrettanto concreto è il rischio che Spalletti debba riadattare la squadra se non per due partite almeno per il posticipo di lunedì prossimo contro il Milan.
Molto dipenderà dalle condizioni di Leandro Paredes, il centrocampista argentino è sulla via del recupero ma certamente con il Milan non sarà a disposizione. Le alternative vanno divise alla luce di ciò tra il mantenimento e il cambio di modulo: se non si volesse intaccare la fisionomia della squadra col 4-2-3-1, la soluzione sarebbe o abbassare Nainggolan spostando Perotti al centro con El Sharaawy e Peres ai lati, o rischiare almeno per uno spezzone di partita Totti al centro con il Ninja abbassato e Perotti ed El Sharawy sulle fasce; un’altra via d’uscita meno battuta ma già vista sarebbe quella di abbassare Perotti lasciando alto Nainggolan con il Faraone e Peres ai suoi lati.
Appare evidente come le alternative non manchino a Spalletti che potrebbe tuttavia decidere per il cambio modulo e virare ad esempio su un 4-1-4-1, con De Rossi dietro a una cerniera formata da Perotti, Nainggolan e dai soliti due esterni. Sembra essere più defilata l’ipotesi della difesa a tre in un 3-5-2, in quanto questo vorrebbe dire di necessità lanciare Iturbe seconda punta e soprattutto scegliere come esterni due tra Peres, El Shaarawy, Rudiger e Jesus, sbilanciando in maniera abbastanza catastrofica la squadra, dato che il solo tedesco garantisce abnegazione difensiva; la coppia di esterni più plausibile in questo caso potrebbe essere Rudiger-Peres in quanto difensori puri, al contrario dell’italiano, e meno soggetti ad amensie rispetto a un Juan Jesus comunque in ripresa, anche se scivolato indietro nelle gerarchie di Spalletti.
La squalifica dell’olandese insomma complica notevolmente i piani di Spalletti, già alle prese con l’assenza di Salah. La sensazione è che il cardine del riadattamento sarà Nainggolan, che probabilmente ritornerà nella sua posizione di centrocampista basso a fare coppia con De Rossi; importante sarà anche la capacità di Perotti di sistemarsi nella posizione del belga e, come ha dimostrato di saper fare, dialogare con Dzeko per creare pericoli agli avversari; non meno importante infine sarà il contributo di El Shaarawy che rientrando dall’infortunio dovrà mostrarsi subito pronto e provare a creare anche un briciolo dei grattacapi che può creare Salah.