Strootman squalificato, la Roma non ci sta e, anzi, rilancia. Dopo la notizia della decisione del giudice sportivo, varie e decise le reazioni del mondo giallorosso. Prima lo stesso Strootman, che affida ai social il suo "non me lo aspettavo assolutamente". Poi la decisa protesta di Mauro Baldissoni, dg giallorosso, intervenuto a Roma Radio.
"A me sembra che siamo destinati a non avere momenti di gioia. Abbiamo scoperto con estremo stupore e molta perplessità della squalifica di Strootman, motivazioni profondamente discutibili", apre il direttore. "Abbiamo chiesto un ricorso d'urgenza per averlo a disposizione già contro il Milan". Per il dirigente la squalifica è iniqua perché "si è applicata per la prima volta una prova tv, nel comunicato si legge chiaramente che l'espulsione di Cataldi sia stata comminata perché lo ha strattonato, Strootman si sente tirato sul collo e cade per paura di essere strattonato e un secondo dopo era già in piedi, temeva di prendere un colpo alla collottola, non esiste la simulazione. Quello che ha determinato l'espulsione di Cataldi è stata la trattenuta e questa sarà la base del ricorso d'urgenza". Inoltre il dg non risparmia l'affondo: "Sulla pelle della Roma vengono ampliati i confini della giustizia sportiva, siamo in un momento critico, stiamo per affrontare Milan e Juventus e guarda caso c'è questa squalifica".
"Strootman abbassa istintivamente la testa per paura di essere colpito, non sa cosa possa accadere e un secondo dopo era già in piedi e lontano dai tafferugli. In ogni caso, non è determinante ai fini dell'espulsione. Se anche Strootman fosse restato in piedi, Cataldi sarebbe stato espulso lo stesso, è la prima volta che accade questo, c'è un'estensione dei confini della giustizia sportiva. Faremo tutto il possibile per difenderci, sappiamo quante situazioni i tifosi debbano affrontare, ma è opportuno lottare insieme, non ha senso dividerci quando subiamo queste ingiustizie. Rinnovo, quindi, il mio invito a tutti a venire Roma-Milan, siamo forti in tutte le componenti e la gente deve aiutarci, deve stare insieme a noi. Siamo un po' seccati, non viviamo di timore ma trasformiamo tutto in reazione".
Da rilevare anche la reazione del presidente, James Pallotta, che, all'Ansa si dice sorpreso, mentre affida al messagero.it un perentorio "tutto ciò è assolutamente assurdo".
La Gazzetta dello Sport, inoltre, stamattina apre con l'intervista all'avvocato Mattia Grassani, che si dice convinto delle istanze presentate dalla Roma. Ecco un estratto: "Il giudice scrive di non poter oggettivamente ricondurre l’accasciarsi al suolo di Strootman allo strattonamento della maglia da parte di Cataldi. Lo strattonamento, quindi, c’è stato, ma il giudice non lo ha valutato così forte da provocare la caduta del romanista. È questo che mi lascia scettico: la norma sulla simulazione non prevede che il giudice possa sindacare sull’intensità del contatto".
"Quindi il ricorso della Roma è fondato e mi ricorda il reclamo che feci per Zalayeta, fermato 2 turni dopo un Napoli-Juve del 2007 per aver simulato un fallo da rigore di Legrottaglie. Lì in appello la squalifica fu tolta perché Legrottaglie aveva poggiato la mano sulla spalla di Zalayeta: il contatto c’era e la simulazione non era evidente".