Lazio-Roma, il giorno dopo, è guerra di sfottò, di animi e pareri discordanti, di rabbia e delusione, di gioia ed emozione. Chi esulta è ovviamente la Roma di Luciano Spalletti, che grazie ai gol di Strootman e Nainggolan ha portato a casa il derby e tre punti preziosissimi per continuare l'inseguimento alla Juventus. Tra gli sfottò, puntuali, negli uffici, c'è anche quello che si registra a Roma Radio, con un insolito protagonista che approfitta dell'occasione per parlare del suo gol e non solo.
"Sapevo che avevo diversi uomini intorno, ho provato a girarmi dall'altra parte e alla fine è andata bene. È sembrato più difficile di quello che è stato. Avrei tirato comunque. Marchetti la vede partire tardi perché Radu lo copriva. Per me l'importante è aver fatto gol".
Un'emozione indescrivibile, parzialmente ridotta dalla scarsa presenza di tifosi in curva: "La verità è che è emozionante ma con la Curva piena sarebbe stato meglio. Una carica in più ce l'ha dato giocare con lo stadio pieno di laziali. Sapevamo sarebbe stato difficile. La cattiveria che abbiamo messo è stata fondamentale e ci ha portato alla vittoria. Il derby poi ti dà una carica diversa".
Il centrocampista belga ha inoltre parlato così delle differenze delle ultime gare giocate, oltre a guardare agli aspetti da migliorare per crescere ancora: "Guardando le occasioni ci ha messo in difficoltà più il Pescara che la Lazio ma sono partite diverse. Anche il Milan ha faticato con il Crotone, sono partite più complicate del previsto. Cosa ci manca non lo so perché io sto in mezzo al campo. Siamo una squadra forte perché nelle gare difficili diamo il meglio. È sempre la mentalità a fare la differenza. Se te non vinci il secondo posto è come non avere mai successo. È quello che ci manca, vincere una volta per diventare una squadra vincente".
Un parere anche riguardo la nuova posizione sulla trequarti, che nel secondo tempo ha fatto la differenza rispetto a quella ricoperta nel primo tempo da mezzala: "A me dicono che tecnicamente non sono forte. Gioco dove mi mette il mister. La posizione la soffro il giusto, ci sono trequartisti tecnici e trequartisti con altre caratteristiche. Io mi trovo bene in quel ruolo, in partita poi si cambia di continuo. Se abbiamo sofferto Biglia? Si, anche De Rossi stava basso e poi è salito. Potevamo stare anche più alti nel primo tempo".
Infine, una battuta anche riguardo il calendario, che metterà Milan e Juve di fronte alla Roma nelle prossime due giornate: "Io penso che dobbiamo guardare a noi stessi. Milan e Juventus saranno partite cruciali, vanno vinte se vuoi pensare a qualcosa di importante. Sono partite che sogni da bambino, servono per arrivare in alto. Milan occasione anche per i tifosi? Sicuramente a noi mancano i tifosi, però anche loro hanno i loro diritti ed è giusto che facciano questa lotta. Sono cose difficili ma abbiamo dimostrato di saper vincere anche così. La foto sotto la Curva l'abbiamo fatta perché ci mancano ma anche perché pensiamo sempre a loro".