Una Roma non bella da vedere, ma finalmente cinica ed efficace quella che porta a casa il derby contro la Lazio grazie a due episodi. Strootman e Nainggolan decidono la gara, con Spalletti che al termine della sfida esalta la prestazione dei suoi ed il risultato ottenuto. Ai microfoni di Sky Sport il tecnico toscano ha così analizzato quanto fatto dalla sua squadra sul terreno di gioco dell'Olimpico.
"Meno brillanti e più scaltri? Una Roma diversa, di scelte, di uomini, di gioco e di conseguenza anche di brio. Senza Salah ed El Shaarawy è normale che sia così. Oggi non avevamo bisogno di ripartire e giocare in velocità ma gestire la palla ed interpretare le mezze misure e lottare su ogni pallone. Appena siamo entrati in campo non abbiamo mai accorciato su Biglia, poi nel secondo tempo con Radja siamo riusciti a far meglio leggendo con maggiore lucidità le sue giocate. Ci hanno schiacciato, ma non abbiamo mai sofferto più di tanto, con Rudiger, Manolas e Fazio che hanno fatto quadrato e reparto molto bene. Non ci siamo fatti più attaccare da Anderson e Keita. Se ti fai attaccare, poi ti fanno gol. Hanno spunto e velocità e ti mettono in difficoltà. Nel secondo tempo siamo saliti, abbiamo fatto un salto di qualità non indifferente ed i risultati si sono visti".
Decisa e convinta la Roma scesa in campo oggi. Dimostrazione di questo atteggiamento nel gol di Strootman: "Kevin dalla faccia che aveva si capiva tutto. Se li guardi nella convinzione, nella cattiveria agonistica, si capisce molto. Ci sono momenti non facili, dove il recupero fisico ti mette a dura prova e questi momenti sono fondamentali per darti quel che manca. Edin in determinate situazioni piuttosto di avere cattiveria, pensa di non avere fortuna e non risulta cattivo. Dzeko però per il momento ci va bene così, sta facendo una grande stagione. De Rossi? Oggi poteva fare meglio, faceva pendere l'ago della bilancia da una parte o dall'altra. Loro li attaccavano molto, la sua posizione era fondamentale e nel secondo tempo ha fatto meglio".
Si guarda non solo al presente, ma anche al futuro con Milan e Juve nelle prossime due gare: "Oggi abbiamo fatto bene in fase di possesso palla, cosa che non abbiamo fatto contro le piccole. Questi calciatori sono sempre sotto pressione, perché vengono qui e giocano il derby, poi la guerra alla Juve, e soffrono tante pressioni. Siamo stati scelti per fare gare importanti, per giocare un campionato di livello. Queste sono le gare che dobbiamo e vogliamo giocare, nelle quali dobbiamo dimostrare di essere in casa nostra. Dobbiamo guardare oltre il raccordo, dobbiamo farci conoscere oltre Europa, con la nostra mentalità. Non esiste solo il derby. La tenacia di oggi va riportata contro il Milan, la Juve e tutte le altre".
Il match winner è sicuramente Kevin Strootman, protagonista in occasione del primo gol con il recupero e la zampata decisiva per spianare la strada verso il successo finale. Questa la sua analisi a fine gara: "Il gol? Vale tanto, ma non è importante chi segna. Sicuramente è speciale, abbiamo lottato, è una partita difficile, non abbiamo subito tante occasioni, ma abbiamo vinto. Sono importanti i tre punti, anche per le partite contro Milan, Juventus e Chievo che sono difficili. Volevamo vincere per la società, per i nostri romanisti. Vinto senza essere spettacolari? Quando sono venuto a Roma non ho mai giocato un derby che fosse una bella partita, è sempre una cosa speciale, entrambe le squadre non vogliono sbagliare e prendere gol, abbiamo fatto gol e poi subito raddoppiato, è importante, abbiamo vinto".
Inoltre, uno sguardo alla curva mezza vuota: "Brutto da vedere, ma loro hanno deciso questo, magari le prossime partite verranno, abbiamo bisogno dei nostri tifosi. È un segnale, non so chi decide che devono togliere le barriere, ma magari lo fanno".
Sempre ai microfoni dell'emittente satellitare, anche capitan De Rossi ha espresso il suo parere: "Spalletti ha ragione. Nel primo tempo ero in partita ma ho sbagliato tanto, troppi passaggi in fase di impostazione. Abbiamo gestito meglio nel secondo tempo, siamo ripartiti meglio e abbiamo messo la giusta dose di personalità in campo quando la palla scottava di più. Abbiamo fatto partite migliori, certo, ma era troppo importante vincerla. Quando non vinciamo partite come queste e ci areniamo in pareggi stupidi, ne risentiamo. Adesso l'importante è vincerle queste partite sporche, perché è da grande squadra vincere partite del genere. Avevamo di fronte la Lazio terza in classifica, non una squadra di brocchi. Sapevamo fosse equilibrata e tosta, e così si è confermata".