La Dea vola al quinto posto, attendendo l'esito di Lazio - Sassuolo. All'Atleti Azzurri d'Italia Jasmin Kurtic si trasforma in bomber e realizza la doppietta che, insieme alla rete di Gomez, consente alla squadra di Gasperini di mandare al tappeto il suo Grifone e credere a qualcosa in più della sola salvezza. Grande prova sul piano dell'intensità e dell'organizzazione corale per i nerazzurri che dominano la gara per oltre un'ora di gioco, segnano per ben due volte nel primo tempo con Kurtic, salvo poi concedere qualche chance ai rossoblu per stanchezza. Nel finale il Papu mette la firma sul match con un gran goal dalla distanza.
Poche sorprese per Gasperini, l'unica più rilevante è quella legata all'esclusione di Franck Kessiè: al suo posto, a centrocampo, c'è Gagliardini. Confermato Caldara al centro della difesa, così come Andrea Conti a destra. In attacco, pacchetto collaudato con Petagna prima punta con Gomez e Kurtic a girargli attorno.
(3-4-3) Berisha; Konko, Caldara, Masiello; Conti, Gagliardini, Freuler, Dramé; Kurtić, Petagna, Gomez.
Juric deve forzatamente rinunciare all'infortunato Izzo, lasciato a casa. A sostituire il difensore napoletano, il tecnico slavo opta per Gentiletti: l'ex lazio scalza Orban e completa il trio con Burdisso e Munoz. Le altre due novità riguardano centrocampo e attacco: Lazovic e Ntcham, infatti, vincono i rispettivi ballottaggi con Edenilson e Simeone partendo dal 1'.
(3-4-3) Perin, Munoz, Burdisso, Gentiletti, Lazovic, Rincon, Veloso, Laxalt, Rigoni, Pavoletti, Ntcham.
Avvio scoppiettante all'Atleti Azzurri di Bergamo, le due squadre rispecchiano il loro attuale posizionamento in classifica e danno vita ad un match intenso e vibrante. Appena 38" sul cronometro del direttore di gara Fabbri per segnare sul taccuino il primo ammonito della gara: Ezequiel Munoz. Il difensore argentino interviene duramente e concede una punizione dal limite dell'area ai nerazzurri: il Papu Gomez sfodera un missile che lambisce il palo alla sinistra di Perin e sfila sul fondo. I rossoblu replicano con l'accelerazione di Laxalt che pareggia la situazione relativa ai cartellini gialli: Andrea Conti entra nella lista dei cattivi. I padroni di casa, prima di effettuare la prima sostituzione di giornata con l'uscita dal campo di Dramè per Spinazzola, hanno un'altra chance con Kurtic.
Si difende mediamente bene il Genoa, nonostante Munoz rischi tanto nelle marcature strette su Gomez. Gli ospiti provano a trovare la gloria con il jolly di Rigoni da fuori che non dà i frutti sperati. Quando si accende il Papu, l'Atalanta cambia marcia: l'ex Catania sfreccia sulla sinitra e mette dentro un rasoterra insidioso che Perin respinge, il pallone è preda di Petagna che lo scarica dietro per la conclusione di Freuler, ancora il portiere azzurro interviene e sventa la minaccia. L'Atalanta deve utilizzare anche il secondo slot per le sostituzioni per l'infortunio di Konko: entra al suo posto Zukanovic. Il muro di Juric mostra le prime crepe e cede al 36', con il colpo sotto porta di Jasmin Kurtic, servito perfettamente nel cuore dell'area di rigore dall'assist verticale di Gagliardini: 1-0. Lo sloveno non si accontenta, nel recupero del primo tempo infila anche la doppietta che regala il doppio vantaggio alla Dea. Petagna controlla sul versante di destra un lancio dalle retrovie e serve il rimorchio di Kurtic sulla lunetta d'area di rigore: piazzato da biliardo che non lascia scampo a Perin.
Nella ripresa Juric esige maggior peso specifico in avanti ed estrae dal mazzo la carta Cholito, entrato al posto del deludente Ntcham. Ma il problema del Genoa non si rivela essere tecnico, bensì psicologico, schiacciato dalla ferocia agonistica e la brillantezza atletica atalantina. Gomez è in fiamme, inventa da qualsiasi posizione e in qualunque condizione egli si trovi. L'altro protagonista è Perin, che salva lo specchio di porta in più circostanze: al 57', è reattivo con un colpo di reni sul colpo di testa ravvicinato di Petagna. La Dea gestisce senza troppi affanni la sfera ma rischia di subire il ritorno del Grifone con il neo entrato Simeone. Il Cholito riceve il pallone in area di rigore, controlla e libera un destro che prende il largo e sfuma sul fondo: clamorosa chance non sfruttata per riaprire la gara.
I ragazzi di Gasperini sembrano accusare il colpo, forse sopraggiunge anche pò di stanchezza e allora i rossoblu ci credono. Deve compiere un'autentica prodezza Berisha al 76' che toglie a Munoz un goal praticamente fatto, buttandosi tempestivamente e allontanando la sfera. La Dea però, mette il definitivo punto esclamativo all'83', con un grandissimo goal di Alejandro Gomez. L'italo-argentino si accentra e libera un destro che si infila nell'angolino dove Perin non può proprio arrivare. 3-0 e match in cassaforte.