Match speciale per Gian Piero Gasperini quello che si appresta ad affrontare all'Atleti Azzurri d'Italia. Di fronte al tecnico torinese ci sarà, infatti, il Genoa: squadra gestita per diversi anni, con la profonda passione per quei colori che ormai si è radicalizzata nel cuore. Il Grifone è riuscito a rimediare un sostituto di grande livello, tatticamente fenomenale e con lo spirito combattivo giusto per sopperire alla dipartita del Gasp: vale a dire, Ivan Juric. Momento di forma encomiabile per entrambe le compagini, vittoriose nel turno infrasettimanle e ben posizionate in classifica.
I nerazzurri, nonostante un inizio difficile a causa della pesante preparazione fisica, sono riusciti a trovare la quadratura del cerchio ed infilare una serie di risultati utili che stanno regalando morale bonus alla rosa. Nelle ultime cinque partite disputate, ben quattro successi ed un solo pareggio per i bergamaschi: tra le testa fatte cadere, anche due big come il Napoli di Maurizio Sarri e l'Inter di De Boer. La Dea, grazie agli ultimi risultati ottenuti, si posiziona al sesto posto con 16 punti, un gradino sotto al piazzamento valido per l'Europa League.
Il lavoro ed il tempo stanno premiando società, tecnico e giocatori: il 3-4-3 classico allestito da Gasperini funziona particolarmente bene, con le catene di esterni che lavorano intensamente, producendo superiorità e cross in grandi quantità. Ne sta senz'altro beneficiando Alejandro Gomez, sempre più stella della squadra: imprendibile nell'uno-contro-uno, funambolo che gioca con la squadra e per la squadra, con assist e giocate decisive ai fini della finalizzazione nerazzura. Diversi sono i giovani che sta lanciando alla ribalta Gasperini: Andrea Conti, Franck Kessie, Andrea Petagna e Mattia Caldara tra gli altri. Proprio quest'ultimo, difensore classe '94, ha deciso l'ultima sfida contro il Pescara con una frustata di testa.
La conferenza stampa integrale di Gian Piero Gasperini.
Squadra che vince non si cambia, modulo che funziona non si varia. Il 3-4-3/3-5-2 è confermato mentre si presenta più di un ballottaggio in mezzo al campo. In difesa, c'è proprio la sfida serrata tra Caldara e Zukanovic per completare il reparto con Masiello e Konko (out Toloi per lesione muscolare): l'azzurro è in vantaggio. A centrocampo, invece, rischiano Conti e Kurtic, insidiati da D'Alessandro e Grassi mentre Kessie, Freuler e Dramè sono certi del posto. In avanti Paloschi reclama spazio al fianco del Papu e potrebbe avere una chance da titolare, tuttavia Petagna parte avanti con Pinilla che guarda interessato dalle retrovie.
(3-5-2) Berisha; Konko, Caldara, Masiello; Conti, Kurtic, Freuler, Kessiè, Dramè; Gomez, Petagna.
La miglior difesa del campionato, insieme alla Juventus. Basta questo per identificare la forza del Genoa, struttura organizzativa di squadra efficiente e ottimizzata dal lavoro accurato di Ivan Juric. Soltanto sette reti incassate, solidità difensiva di altissimo livello grazie all'adozione dei tre centrali e di esterni di fascia capaci di assistere sia il reparto avanzato, sia quello arretrato. Il Grifone guarda in alto, siede al 7^ posto in classifica e deve ancora recuperare il match casalingo contro la Fiorentina: ad oggi, in proiezione con gli eventuali tre punti con i Viola, i rossoblu sarebbero secondi con 20 punti.
Quattro vittorie, tre pareggi e due sconfitte, 15 punti in classifica. E' questo il bottino racimolato fin qui dai genovesi, con l'ultimo successo, in ordine di tempo, arrivato nell'anticipo infrasettimanale contro il Milan: 3-0 secco con le reti di Ninkovic, Kucka (aut.) ed un ritrovato Pavoletti. Fondamentale per Juric il recupero dell'attaccante azzurro, punto di riferimento imprescindibile per la manovra offensiva e realizzatore implacabile sotto porta. Proprio l'assenza di Pavoloso ha limitato la finalizzazione della grossa mole di gioco prodotta, 12 sono le reti segnate dalla squadra di cui tre nello scorso incontro.
La conferenza stampa integrale di Ivan Juric.
Si gioca a specchio la sfida di pranzo tra Atalanta e Genoa, anche Juric, come detto, si affida all'assetto più ermetico che possa mandare in campo: il 3-5-2. Davanti a Perin, non ci sarà sicuramente Armando Izzo, a causa di una contusione alla gamba: duello Orban-Gentiletti per sostituirlo ed affiancare Munoz-Burdisso. Gli esterni di centrocampo saranno Edenilson e Laxalt mentre in mediana Miguel Veloso è schierato in regia con Rincon e Rigoni a proteggerne i fianchi. In avanti, in dubbio la presenza dal 1' di Pavoletti: se non dovesse farcela, spazio alla coppia Simeone-Ninkovic.
(3-5-2) Perin; Munoz, Burdisso, Orban; Edenilson, Rincon, Veloso, Rigoni, Laxalt; Simeone, Pavoletti.