Un successo facile, non travolgente, ma molto importante quello della Roma di Luciano Spalletti che bissa virtualmente - dopo lo stop in Europa League - la vittoria di Napoli, confermando il secondo posto in classifica in coabitazione con il Milan di Montella. Contro il Palermo non si vede la versione dei giallorossi piu' scintillante, bensì quella cinica e concreta che contro l'Austria Vienna era scesa in campo per ottanta minuti, omettendo in modo decisamente scellerato gli ultimi dieci minuti. Si riparte, quindi, da un attacco che non sembra fermarsi davanti a nulla, autore di dieci reti nelle ultime tre uscite.
"Si parla sempre di chi fa gol invece del numero di gol della squadra. A me interessa quello, i 70 della squadra. A me importa del risultato, si parla del collettivo. Nel primo tempo non siamo stati bravi come nel secondo ma siamo passati in vantaggio lo stesso. Un po' di tensione l'abbiamo subita lo stesso, non eravamo tranquillissimi, nel secondo invece abbiamo giocato con tranquillità facendo viaggiare veloce il pallone" il commento di Spalletti al termine del match ai microfoni di Sky Sport, prima di passare all'analisi dei singoli protagonisti.
"El Shaarawy sta dimostrando di avere la mentalità giusta e sono valori aggiunti quando in una grande squadra devono subire la panchina e nella partita dopo non si deprimono. Se sono forti ma non si fanno trovare pronti è un problema. Lui si è fatto trovare pronto, è un giocatore di grande velocità, grande tecnica nella conduzione della palla. Serve che faccia qualche contrasto in più e che porti a casa qualche palla in più, qualche colpo di testa, qualcosa di fisico".
Ed ancora riguardo l'ottima prestazione di Paredes e non solo: "Il gol di Salah è arrivato in un momento fondamentale: quando porti la difesa sulla metà campo, essendo tutti corti, e sei nelle condizioni di recuperare il pallone e riperderlo e recuperarlo di nuovo, andando a segnare. Quello è tutto. Paredes? Bravo lui, anche De Rossi".
Infine, ancora qualche dettaglio da limare, nonostante le soddisfacenti vittorie: "Qualche volta siamo tornati troppo indietro, ogni tanto dovevamo dialogare anche con i trequartisti ma il possesso in generale è stato fatto bene. Abbiamo giocatori veloci, Salah, El Shaarawy, Iturbe, Nainggolan, se giochi in campo aperto è meglio. Però devi saper gestire anche i momenti di difficoltà come quando sono chiusi. Quest'anno poi siamo leggermente più lunghi avendo una prima punta titolare, lo scorso eravamo un po' più corti. La prima punta ti da vantaggio nell'andare al di la della linea difensiva, però poi sei in meno nel fraseggio corto".