Piove sul bagnato per Spalletti: gli esami strumentali svolti nella giornata di oggi hanno dato esito positivo sia per Peres che per Diego Perotti, i quali saranno costretti a un percorso di recupero lungo almeno quindici giorni. Il primo era già infortunato prima della trasferta di Napoli, mentre il secondo è uscito con la borsa del ghiaccio dal match del San Paolo.
Per il brasiliano si tratta di una lesione di primo grado all'adduttore della gamba destra, che necessiterà di tutte le terapie del caso che richiederanno non meno di quindici giorni. Ecco riportato il comunicato della società: "Nella giornata odierna, Bruno Peres è stato sottoposto ad esami strumentali che hanno messo in evidenza una lesione di primo grado del muscolo pettineo, nella loggia degli adduttori di destra. Il terzino brasiliano ha già iniziato il percorso riabilitativo previsto. La prognosi stimabile ad oggi è di circa quindici giorni".
Per il trequartista argentino il discorso è diverso ma altrettanto complicato, l'esame strumentale svolto oggi ha evidenziato anche nel suo caso una lesione di primo grado, anche se al bicipite femorale destro; la prognosi è anche qui di quindici giorni. Di seguito riportiamo il comunicato: "Il calciatore giallorosso Diego Perotti è stato sottoposto in data odierna a controlli strumentali, che hanno evidenziato una lesione mio/fasciale di primo grado del muscolo bicipite femorale di destra. L’argentino, che in stagione ha collezionato finora 11 presenze tra Serie A e coppe europee, è partito titolare nell’ultima sfida di campionato giocata a Napoli, dove è stato sostituito al minuto 91 da Gerson. La prognosi stimabile per il calciatore, che ha iniziato il percorso riabilitativo previsto, è ad oggi di 15 giorni".
Queste defezioni non preoccupano particolarmente, ma si inseriscono in un quadro infortuni non confortante in vista dell'Europa League. Se l'assenza di Perotti appare facilmente arginabile, a creare maggiormente problemi è quella di Peres che si lega a doppio filo con il destino di Jesus: se l'ex Inter non dovesse farcela, toccherà probabilmente al giovane Seck o alla difesa a 3; entrambe le strade sono poco esplorate al momento.