E' già molto tempo che a Roma, sponda giallorossa, uno degli argomenti più caldi riguarda la vicenda Stadio di proprietà. Il club spinge per l'approvazione del progetto, ma la nuova giunta - che al momento ha ben altri problemi da fronteggiare - sembra non voler concedere il sì. 

A rimarcare questa situazione di stallo, è stato uno dei massimi dirigenti giallorossi, Mauro Baldissoni. Intervenuto ai microfoni dell'emittente radiofonica Radio Radio, il Direttore Generale della Lupa ha lanciato una mina pericolosa, forse per provocare, forse per spingere il tifo e l'affetto dei romanisti allo Stadio: "Potremmo considerare l'ipotesi di andare a giocare in uno stadio più piccolo: l'Olimpico è troppo grande, dispersivo, difficile da riempire. E i giocatori ne risentono". Parole pesanti come dei macigni quelle di Baldissoni, che poi prosegue sull'argomento Stadio: "I tifosi sono parte integrante dello spettacolo e hanno un impatto sui risultati della squadra" aggiunge Baldissoni ai microfoni della radio ufficiale di Trigoria. Ma oggi chi va all'Olimpico "non compie solo un atto di buona volontà, piuttosto la sua è una dichiarazione di passione infinita perché non è facile venire allo stadio".

In seguito, Baldissoni spiega come Luciano Spalletti sia sulla stessa linea di pensiero del dg: "L'Olimpico ha una capienza che supera i 70 mila posti, è quindi molto grande, forse anche troppo. È difficile da riempire già in condizioni normali. Anche quando si hanno 40-45 mila persone, che non sono poche, l'effetto è comunque penalizzante. Anche prima della partita di ritorno col Porto, parlando con Spalletti, stavamo dicendo che forse a questo punto conviene pensare a uno stadio più piccolo, con gli spettatori attaccati al campo, e senza le difficoltà che una infrastruttura come quella dell'Olimpico crea. Tutto questo in attesa della possibilità di edificare il nuovo stadio della Roma. Speriamo che tutto questo non sia necessario, che l'Olimpico torni a riempirsi e che sia consentito farlo".
In caso contrario, stamane la Gazzetta dello sport ha rivelato la clamorosa possibilità: trasferire le partite della Roma in uno stadio più piccolo come il Renato Curi di Perugia o il Manilo Scopigno di Rieti. Ipotesi remotissime, che però potrebbero servire per smuovere la burocrazia e le indecisioni relative alle questione nuovo Stadio, in caso di approvazione pronto non prima del 2020.