Speranze ed ambizioni per una notte di fine estate. Il sorprendente Pescara di Massimo Oddo, si prepara ad un altro match dalle forti palpitazioni. L'Inter dei nuovi gioielli Joao Mario e Candreva è attesa all'Adriatico, stadio in cui al grande Napoli di Sarri è stato imposto un amaro pareggio.
Gli abruzzesi hanno dimostrato il loro valore mettendo a frutto gli insegnamenti di Oddo, allenatore giovane e in rampa di lancio che nel corso della sua avventura alla guida del Delfino ha ridato vitalità ad una piazza ancora ferma a Zemanlandia.
Tra i tanti nomi che hanno beneficiato della cura Oddo, uno dei primi è Gianluca Caprari. Il talentino classe 1993, cresciuto nel vivaio della Roma, dopo qualche anno al di sotto delle aspettative generali è stato tra i protagonisti della risalita in A del Pescara. Con Oddo ha trovato continuità di rendimento, gol e assist. Qualità che gli sono servite per guadagnarsi una seconda chance con una big del nostro calcio.
In estate infatti, prima la Juventus, poi l'Inter, hanno messo gli occhi sul numero 17 biancazzurro. Alla fine però, la Juve ha deciso di piantare in asso il ragazzo, mentre l'Inter ha affondato il colpo prelevando Caprari e lasciando maturare il ragazzo per un'altra stagione a Pescara. Questa sera però, quello che sarà il suo futuro arriva all'Adriatico; per Caprari non può essere un match come un altro: "Per me è una partita come le altre anche se chiaramente ci sarà un po’ di emozione in più. Ma se l’anno prossimo voglio davvero giocare a San Siro, devo pensare a far bene con il Pescara in questa stagione" ha esclamato il giovane attaccante esterno alla vigilia della sfida.
Prima che arrivasse l'Inter però, anche la Juventus era molto forte sul calciatore. Caprari, ha chiarito in modo definitivo questo piccolo giallo di mercato alla Gazzetta dello Sport: "Con la Juve era tutto fatto, poi sono spariti e all’ultimo momento hanno detto che non se ne faceva più nulla. Solamente dopo è arrivata l’Inter, ed è stato meglio così: loro mi hanno voluto davvero".
Prima di concentrarsi sul match di questa sera all'Adriatico, Caprari svela anche un retroscena legato al passato. L'Inter infatti, lo voleva già dai tempi di Stramaccioni: "Sì, quando Stramaccioni arrivò all’Inter mi fece una telefonata: “Come sei messo?”. Ma alla fine non andai". Poi continua: "Ci sentiamo ancora, a lui devo molto, mi ha inventato esterno negli Allievi della Roma. Quando segno, mi manda un messaggino per farmi i complimenti. Quando ho firmato con l’Inter, è stato uno dei primi che ho chiamato".
In chiusura, Caprari mette in luce i pregi di un Pescara che vuole stupire anche in questa Serie A. L'Inter di De Boer è avvisata: "Sicuramente noi abbiamo lavorato di più insieme, potendo preparare meglio la partita. L’Inter, con tutti i nazionali fuori, ha avuto meno tempo. Non dobbiamo snaturarci, perché abbiamo dimostrato qual è la nostra identità. Con l’Inter sarà una partita simile a quella con il Napoli".