Sul campo neutro di Pescara il Crotone segna il suo primo, storico, gol in Serie A, ma è costretto a subire la seconda sconfitta consecutiva nel suo primo anno nel massimo campionato.

Primo tempo per buona parte dominato dagli uomini di Nicola, lontani parenti di quelli visti a Bologna la scorsa settimana. Il palo colpito dal nuovo acquisto Rosi, e la traversa colpita da Palladino sono il preludio al gol dei calabresi, messo a segno proprio dallo stesso Palladino. Sul cross rasoterra messo in mezzo da Martella, il pallone viene svirgolato da Simy, ma l’ex Juventus non ci pensa due volte ad avventarsi sul pallone e consegna ai suoi il vantaggio ed un gol che resterà impresso nella mente di tutti i tifosi rossoblù. Sul finale di tempo si rivede in avanti la squadra dell’ex di giornata Ivan Juric, il pericolo più grosso per i crotonesi è Pavoletti, ad evitare che l’attaccante genoano pareggi i conti è il portiere di casa Festa, in campo stasera a causa dell’infortunio durante il riscaldamento pre partita di Cordaz.

Nel secondo tempo le opposizioni del Crotone alle sortite offensive genoane si sciolgono come neve al sole. Al 55’ arriva il pareggio firmato dal neo entrato Gakpè, abile a sfruttare il pallone messo in mezzo da Ntcham ed a colpire a porta sguarnita. Il pareggio colpisce psicologicamente i rossoblù di casa che vanno in confusione. Il Genoa è cinico e spietato, sfrutta al massimo l’appannamento del Crotone e colpisce per la seconda volta con Leonardo Pavoletti, che di testa trafigge un immobile Festa, che nulla poteva fare sulla perentoria capocciata dell’attaccante. La botta di grazia arriva otto minuti dopo, a colpire è sempre Pavoletti. Questa volta sempre su un cross, effettuato da Izzo, ci arriva al volo e posiziona la sfera sotto la traversa, senza che Festa possa arrivarci. Nei minuti che seguono i due allenatori effettuano una girandola di cambi, Nicola cerca di cambiare le cose inserendo Capezzi e Di Roberto, Juric dal canto suo vuole mantenere l’equilibrio in campo inserendo Marchese, causa i crampi di Munoz, e rigoni per Ntcham. A pochi minuti dal termine Festa evita il poker genoano e la personale tripletta di Pavoletti, neutralizzando un suo tiro da distanza ravvicinata.