Lavori in corso. E' questa la scritta che campeggia nel ritiro giallorosso di Pinzolo. Il comandante Spalletti, dopo aver perso Pjanic, Ljajic e Iago Falque, si trova a fare gli scongiuri per fare in modo che Manolas, ambito da molti club di Premier League, resti alla Roma.
Al posto dei già citati esuberi, ai quali si aggiungerà quasi certamente Ervin Zukanovic, vicinissimo alla firma con l'Atalanta, sono tornati alla base Paredes, Iturbe e il brasiliano Gerson. Mentre per i primi due il futuro è ancora incerto, vista la grande schiera di pretendenti, per quanto riguarda il brasiliano classe 1997, Spalletti sembra essersi convinto a riguardo delle sue capacità.
Nonostante i cambiamenti in attacco, Spalletti non è soddisfatto del reparto difensivo, che oltre all'innesto di Mario Rui necessita di forze fresche. Digne è andato al Barça, Castan in prestito alla Sampdoria, mentreRudiger è ai box a causa della rottura del crociato. Se a questa situazione di emergenza si va ad aggiungere anche l'imminente partenza di Zukanovic e Gyomber, destinato al Pescara, ecco che la Roma ha assoluta necessità di reperire almeno un forte difensore centrale.
In questi giorni, il nome più gettonato è stato quello di Nacho Fernandez, centrale in esubero dal Real Madrid che può ricoprire anche la fascia in caso di necessità. Spalletti però, ci va cauto, limitandosi a ricordare che serve, e urgentemente un difensore di livello: "Cosa manca? Un difensore di sicuro, lo cerchiamo e lo andremo a prendere. Nacho? Ammesso che arrivi... Ma non voglio far nomi, sento sempre Sabatini e mi trasferisce sensazioni positive. Poi ci sono da fare valutazioni su alcune operazioni di mercato che ci potrebbero portare a cedere qualcuno per arrivare a un obiettivo che ci interessa. Un giocatore può pagare il fatto di avere mercato".
L'argomento si sposta su Manolas, ambito da molti club, ma ritenuto fondamentale per l'equilibrio della sua Roma da Spalletti: "Manolas lo voglio nella Roma, ci ho già parlato e gliel’ho detto. Lui ha questo strapotere fisico che gli va a volte anche nel cervello e alza l’intensità dei discorsi. E’ alla ricerca sempre di qualcosa che va al di sopra della normalità, in campo si butta con questa scivolata che arriva da tutte le parti, ma a volte la usa anche a sproposito perché è un po’ esuberante. Va oltre anche nei discorsi con questo strapotere".
La Roma, e Spalletti, stanno valutando anche le prestazioni di Leandro Paredes, erede naturale di Pjanic, e di Iturbe, rientrato dopo la fallimentare esperienza al Bournemouth: "Pardes e Iturbe? "Per ora i piani sono di tenerli, ma siccome noi cerchiamo giocatori di prima qualità per quelle che sono le nostre possibilità, ora comincio a capire Sabatini quando parla di mosse da gatto maculato. Noi cerchiamo il difensore, se poi capitano situazioni per le quali per prendere un grande giocatore devi privarti di uno di quelli che hai, devi essere pronti a farlo. Le situazioni di mercato potrebbero riguardare anche giocatori dei quali non vorresti fare a meno. Se arriva un’offerta bisogna saperla cogliere al volo, poi bisogna tamponare quella uscita".
A proposito di centrocampisti, da giorni ormai, si parla di un forte interessamento della Roma nei confronti del gioiello del Bologna, Diawara. Spalletti minimizza l'argomento, smorzando le voci intorno ad una possibile trattativa: "E’ un buon giocatore, ma non penso che la Roma abbia delle responsabilità, il suo problema è con il Bologna perché noi non abbiamo mai parlato con lui". Poi su Dzeko, molto positivo in questo avvio di preparazione: "Per me è il centravanti della Roma".
In chiusura, Spalletti traccia i buoni propositi in vista di una stagione che potrebbe vedere la Roma assoluta protagonista: "I tifosi vogliono vincere, quando ti vedono in difficoltà l’affetto e l’amore a volte si tramutano in qualcosa di non positivo. Noi siamo la Roma e dobbiamo ambire sempre al massimo. Sono diverse le squadre che partiranno per starci davanti, non c’è solo la Juventus. Le partite contro la Juve sono solo due, ha ragione Strootman, ma noi dovremo cercare di vincerle tutte".