E' sbarcato, finalmente Gerson Santos da Silva, conosciuto semplicemente come Gerson. La Roma lo ha cercato con largo anticipo, scovando questo talento raffinato nella vastità di un campionato come il Brasileirao pieno di ottimo prospetti.
La stessa Roma ha spinto fortemente per avere il calciatore, ingaggiando un'asta pericolosa con un club come il Barcellona. Sempre la Roma, ha ottenuto la fiducia del giovane carioca che ha preferito i colori giallorossi al blaugrana.
Gerson è un grande colpo per la società di James Pallotta che nella sua schiera di giovani campioni, ora può ammirare una nuova e luminosa stella carioca. Gerson, classe 1997, arriva dal Fluminense, stesso club in cui ha militato uno come Thiago Silva prima di arrivare al Milan. Capace di imporsi subito nei meccanismi del club rosso verde, nonostante la giovane età Gerson ha impressionato oltre che per il suo talento indiscutibile, anche per presonalità e temperamento.
Le sue prestazioni hanno attivato i radar di molti club europei tra cui anche quello del Barça che sull'onda dell'affare Neymar ha provato ad assicurarsi un nuovo campioncino.
La volontà del giocare però, è stata diversa. La Roma è il chiodo fisso di Gerson che appena arrivato in Italia ha subito messo le cose in chiaro, ricordando la scelta d'amore fatta per i colori giallorossi: "Il presidente del Fluminense aveva giù chiuso con il Barcellona, che aveva un diritto di acquisto ma io ho pensato che fosse meglio partire dalla Roma per poi magari andare in un altro club. Non mi pento, visto che giocherò in un grande club come la Roma, in uno dei migliori campionati del mondo".
Il giovane trequartista, in grado di giocare anche da mezz'ala o all'occorrenza da esterno d'attacco, è stato pagato la bellezza di 17 milioni di euro. Non poco per un ragazzo che prima d'ora non si è mai confrontato con il calcio europeo e che ora ha tutta una carriera per dimostrare un grande talento. La Roma però, crede ciecamente in Gerson, che arrivato a Roma con una stagione di ritardo, spiega i motivi per cui ha deciso di attendere ancora un po: "La Roma all’epoca mi lasciò decidere se andare in prestito in un altro club o tornare in Brasile e ho pensato che la cosa migliore fosse tornare a casa, dove ho la famiglia e gli amici. Sono contento di aver aiutato il mio club con la mia cessione, questa nuova esperienza in Europa favorirà di molto la mia carriera. Per provare ad essere uno dei migliori devi saper accettare queste sfide. Anche se lasciare il Fluminense non è stato certo facile. Ma nella vita tutto ha un prezzo, anche questo".
Il fantasista ha scelto la maglia numero 30 e sarà a disposizione di Spalletti già a partire dai prossimi giorni, quando la Roma andrà in altura, a Pinzolo, per iniziare la preparazione atletica.