C'è ancora la matematica a tenere aggrappata la Roma al sogno del secondo posto occupato dal Napoli. Serve vincere contro il Milan e poi mettersi in ascolto delle notizie che arriveranno dal San Paolo. Un incastro non facile, ma che Spalletti chiede comunque alla sua squadra di provare a realizzare. Partendo da una vittoria a San Siro.
Così l'allenatore giallorosso in conferenza stampa sulla gara di domani: "Keita, Vainqueur e Perotti non saranno della partita per problemi fisici, gli altri sono tutti disponibili. Noi abbiamo il dovere di provarci, perché la matematica ancora non ci esclude dalla corsa per il secondo posto. E' stato grandioso lavorare qui in questo periodo, perché i ragazzi fin da subito hanno dimostrato di voler fare qualcosa di diverso. Questa squadra ha potenzialità importanti, noi abbiamo lavorato nella maniera giusta e abbiamo fatto il massimo per arrivare alla migliore posizione possibile. I ragazzi sono stati bravi, sono stati grandiosi. Il Milan proverà un colpo di coda per prepararsi al meglio alla finale di Coppa Italia e, soprattutto, per tentare il contro-sorpasso al Sassuolo. Se non metteremo in campo tutte le nostre qualità per noi sarà tosta e difficile. La squadra è bene che lo sappia fin da subito."
Di futuro Spalletti non vuole parlare, almeno fino all'inizio della prossima settimana: "Per noi è troppo importante la gara di domani. Fino alla sfida coi rossoneri non parlo delle situazioni riguardanti il prossimo anno, il prossimo campionato e il futuro in generale. Non voglio creare aspettative né mettere attenuanti. Dobbiamo pensare solo al risultato col Milan. Conoscendo questa squadra ho visto presupposti di crescita e rispetto dei ruoli. Quello che bisogna provare a fare è migliorarsi in tutte le cose che ci hanno accompagnato quest'anno, c'è sempre la possibilità di fare un passo in avanti. Noi col nostro atteggiamento possiamo cambiare la nostra vita e quella degli altri, dobbiamo credere sempre che possa esserci qualcosa di meglio. Non sarà facile, ma l'intenzione per la Roma deve essere quella lì."