Roma-Chievo Verona è il lunch-match della 37^ giornata di Serie A. Luciano Spalletti è intervenuto nell'odierna conferenza stampa pre match. I giallorossi sono ancora in corsa per il secondo posto, quello che garantirebbe l'accesso diretto alla fase a gironi di Champions League: "Secondo posto? Terzo. Il secondo sarebbe un miracolo. A questi calciatori gli va dato il grandissimo merito di aver portato a casa un risultato quasi impossibile. Sottolineiamo prima questo".
Roma impegnata contro il Chievo Verona di Maran, una squadra difficile: "Hanno calciatori specialisti per questo tipo di campionato- ha spiegato il tecnico giallorosso- per salvezze sicure tranquille. Hanno calciatori adatti al campionato che stanno facendo, esperti per lavorare in tranquillità. Di loro puoi fidarti. Poi loro hanno una storia che parte da Malesani in B, me lo ricordo quando ci giocavo contro all’Empoli. Erano una squadra intensa tatticamente. Poi anche con Del Neri, con Corini sono stati bravi. Mi piaceva molto. Anche ora Maran ha modificato qualcosa mantenendo poi il 4-4-2 a forma di rombo. Loro verranno a giocarsi la partita, gli piace farlo con chiunque. Ormai il loro è un marchio. E’ difficilissimo riuscire a batterli. Il carattere e la qualità gli dà qualcosa in più".
Sarà un Olimpico gremito quello di domani, infatti ci saranno circa 60.000 tifosi giallorossi presenti, pronti a dare la spinta alla squadra di Spalletti: "Per noi vale molto. Avevamo nostalgia ogni volta che si entrava allo stadio. Significa ritrovare un grandissimo amico che per un periodo ti ha aiutato moltissimo nel lavoro e nel modo di essere, poi non ha potuto più aiutarti. Ora lo ritrovi ed è un grandissimo piacere. E’ un ricominciare con una forza maggiore. Quando si ha una squadra bella ma una curva bellissima è tutto più facile". Contro il Chievo potrebbe arrivare la presenza numero 600 in Serie A per Totti: "Secondo me Totti sta facendo perfettamente quella che era la figura che speravo diventasse. Perché in termini di presenza dentro la squadra, dentro il gruppo, in termini di fisicità, intensità e qualità negli allenamenti, di lunghezza e di scatti negli allenamenti, sta facendo perfettamente quello che volevo. Sono soddisfatto del suo contributo".
Un confronto con la mentalità della Juventus: "Su questo dobbiamo migliorare guardando loro -ha analizzato Spalletti- oltre al numero di calciatori che hanno di un certo livello. Allegri è stato bravissimo a cambiare schema tattico della loro squadra, giocando a 3 e a 4, cambiando durante le partite, i suoi giocatori sanno mettere in pratica quello che lui chiede in un attimo. Ci sono tante squadra da cui doversi guardare e confrontare, anche il Napoli, l’Inter e il Milan sono forti. Si riparte da queste squadre qui e sono tutte forti. Poi bisogna trovare la chiave per far funzionare la squadra, qualunque di queste squadre può arrivarti davanti. Dipende da come lavori. Dipende da una professionalità usata in maniera continuativa anche dopo le partite, durante gli allenamenti ma anche a casa. Dipende da tante cose. Quando sono tutti coinvolti come i nostri giocatori in questo momento poi ci sta di passare davanti a chiunque, ma è solo segno di buon funzionamento. Non che sei la miglior squadra".
Spalletti dovrebbe poter contare sulla miglior formazione, dopo il ritorno in gruppo di Florenzi, che sarà quindi disponibile contro il Chievo: "Keita è fermo a causa della caviglia sinistra, lo abbiamo ringraziato perché si era messo a diposizione per l’ultima partita, anche se non stava bene. Ma ora dobbiamo tener conto di questa situazione. Probabilmente non sarà a disposizione per domani. Poi c’è Manolas, ha preso una botta al piede che gli dà dolore, va gestito. Ci sta di non vederlo dentro le immagini, di conseguenza è stata una valutazione nostra che gli sia accaduto qualcosa all’ultimo momento e che non sia in condizione di partecipare alla partita. Rientrano Torosidis, Florenzi, Falque e Ucan, che ha risolto il problema respiratorio, Gyomber ha fatto tutta la settimana con noi ed è a disposizione. Si rifanno i complimenti a Ranieri, ha fatto un’impresa. Non ricordo un’impresa di questa portata, pensando indietro. Ha dimostrato di essere uno dei migliori, è giusto che goda di questo successo. Nessuno gli ha regalato niente, bravissimo".