Genoa-Roma non è mai una partita come le altre. Ce lo dicono i numeri, ce lo dice la storia. Le punizioni di Zapater e i gol di Paloschi e Vucinic hanno lasciato spazio alle giocate di Totti e Pavoletti, ma la musica non è cambiata. Il 3-2 finale (in favore dei giallorossi) è la sintesi perfetta di quanto accaduto sul rettangolo verde: un Genoa mai domo ,che nel girone di ritorno (e tra le mura amiche) ha sempre una marcia in più, si è arreso ad una 'folle' Roma e al suo talismano-capitano. Francesco Totti griffa ancora una volta il tabellino dei marcatori e con le sue intuizioni regala tre punti importanti, consentendo ai suoi di sperare ancora nel secondo posto.
Mister Spalletti vuole mettere pressione al Napoli (impegnato alle 21 al San Paolo con l'Atalanta) e per far ciò schiera i suoi uomini migliori. Maicon (preferito a Zukanovic) rincalza lo squalificato Florenzi sull'out di destra. Si rivede in mezzo al campo Kevin Strootman (che sostituisce lo squalificato Pjanic) mentre in attacco il tridente offensivo è ancora composto da Perotti Salah ed El Shaarawy. Gasperini, al contrario, si fida dei suoi ragazzi e organizza un ampio turnover. De Maio, Ansaldi e Rigoni lasciano posto rispettivamente a Burdisso, Fiamozzi e Diego Capel.
Il match si prospetta interessante sin da subito e le due squadre si affrontano a viso aperto. Dopo 5 minuti grande azione di El Sharaawy sull'out mancino. l'egiziano salta secco Dzemaili e calcia a gira ma il pallone sibila a pochi centimetri dal palo. La rete ospite è nell'aria e al 6' minuto un'azione meravigliosa dei giallorossi regala il vantaggio: Gran palla filtrante di Perotti per Salah che nell'uno contro uno fa secco Lamanna. L'euforia ospite, tuttavia, si spegne dopo neanche 10 minuti: minuto 14 Laxalt riceve palla sulla sinistra e serve Tachtsidis a rimorchio che buca Szczesny senza pensarci due volte. Il più classico dei gol dell'ex rovina l'ottimo avvio della Roma. Tre minuti più tardi è ancora El Shaarawy ad impegnare Lamanna, ma l'estremo difensore genoano si fa trovare pronto. Al 34' il Genoa risponde con un'ottima conclusione di Suso dal limite ma Szczesny gli nega la gioia del gol. Nel finale di tempo (37') ancora El Shaarawy, sul filo del fuorigioco, entra in area e calcia ma un grandissimo Lamanna gli chiude la porta in faccia.
La ripresa è a forti tinte giallorosse ma il Genoa non ci sta e quando riparte (con Suso e Pavoletti) crea evidenti pericoli alla retroguardia capitolina. Al 65' proprio Leonardo Pavoletti porta avanti i suoi: cross basso di Laxalt ed è lesto il bomber ex Sassuolo a scaraventare in rete la palla del 2-1. Spalletti, dopo aver inserito Totti per Perotti, richiama anche Maicon per dar spazio a Dzeko. Gasperini si copre inserendo Marchese per Tachtsidis. Il capitano giallorosso dà la scossa ai suoi e gli effetti della sua carica emotiva non si fanno attendere: minuto 77, calcio di punizione dal limite, tocco di proprio per Totti che scaraventa in rete un missile terra aria. Ancora decisivo il 10 romano che giustifica il rinnovo offertogli da Pallotta in settimana. Sempre Totti all'81' si fa respimgere una conclusione dall'attento Lamanna. All'85' la Roma va vicina al colpo da tre punti: Grande combinazione tra Salah ed El Shaarawy, ma l'esterno giallorosso viene fermato in corner al momento del tiro. E' il preludio al vantaggio: splendida apertuta di De Rossi per Dzeko serve in area El Shaarawy e l'egiziano non può proprio sbagliare. La rete del 3-2 corona un'ottima prestazione dell'ex attaccante esterno del Milan. I minuti finali vedono il Genoa riversarsi in avanti alla ricerca del gol del pari ma Capel cestina l'opportunità più ghiotta calciando addosso a Szczesny. Ma non c'è più tempo, la Roma trionfa con orgoglio sul prato del Luigi Ferraris, trascinata dal suo eterno capitano. La corsa al secondo posto è ancora tutta da vivere.