Domani sera la Roma al Bernabeu è chiamata ad un'impresa: rimontare l'immeritato 0-2 subito all'Olimpico sembra impossibile ma le rimonte del passato (a Taddei e compagnia fischieranno le orecchie) e lo stato attuale della rosa non spengono del tutto le speranze di passaggio del turno:

SZCZESNY- Il portiere polacco spesso è stato giustamente criticato per le sue prestazioni discontinue, ultimamente però il giovane Gunner ha trovato continuità e sicurezza grazie a buone parate e a partite spesso da spettatore non pagante. Il suo momento è esemplificato dal dribbling di tacco che si è concesso da ultimo uomo contro la Fiorentina Venerdi.

DIFESA- Il reparto arretrato giallorosso che con Garcia non ha mai veramente superato la partenza di Benatia con Spalletti si è riscoperto inviolabile abbassando drasticamente i gol subiti e  i tiri nello specchio in particolare grazie ai progressi di Rudiger. Proprio il tedesco mancherà a Madrid costringendo Spalletti ad affiancare Zukanovic all'inamovibile Manolas che sforna da mesi ottime prestazioni ed è stato fermato solo dall'influenza. Capitolo terzini: Digne ha ritrovato smalto e forma fisica mentre a destra si stanno alternando con buoni risultati un encomiabile Florenzi e un redivivo Maicon che potrebbe essere però mandato in panchina preferendogli un interprete più difensivo atto a fermare le stelle in Camiseta Blanca.

CENTROCAMPO- Da questo reparto passano gran parte delle speranze della Roma: il suo titolare dovrebbe essere Pjanic e Keita.  Il maliano è in buona forma e potrebbe essere scelto per la sua esperienza a giocare partite del genere che potrebbe essere utile quando il pallone dovesse iniziare a scottare; capitolo a parte merita Miralem Pjanic: anche lui è stato spesso discusso e criticato per il suo apatismo e per la sua discontinuità, tuttavia ultimamente sembra rigenerato e ha preso a pennellare calcio come sa fare solo lui; ne è l'esempio lampante la partita con la Fiorentina dove ha sfornato degli assist al limite del visionario.

ATTACCO- Nel 4-2-3-1 di Spalletti oltre al terminale che sarà sicuramente Dzeko, una menzione particolare merita la trequarti che sarà composta da Salah, Perotti ed El Shaarawy: Salah è l'uomo in più, tornato in forma dopo l'aggressione di Lulic l'egiziano non si è più fermato e ha trovato il gol anche contro la Fiorentina (Again) e sembra esaltato dal modulo Spallettiano; spetterà a lui costringere gli esterni madridisti ad abbassarsi per arginare le sue discese. El Shaarawy c'è poco da dire, il giovane italiano ha ritrovato lo smalto perso  da ormai troppo tempo e sta trascinando la Roma alla rincorsa al terzo posto con i suoi gol e le sue accelerazioni; se avrà la serata giusta potrà mettere in difficoltà chiunque: al momento, semplicemente devastante.