Roma-Palermo, Spalletti non si fida. Dopo le 4 vittorie di febbraio, la Roma vuole proseguire la striscia anche in questa parte finale del mese. L'avversario di turno, il Palermo che tra guai societari e problemi in panchina è tornato al passato, con Iachini in panchina. Occhio all'armonia che torna, occhio dunque ai rosanero. Riportiamo la conferenza stampa di Luciano Spalletti, dal sito vocegiallorossa.com.
Come si riparte dopo il Real Madrid?
"Si riparte analizzando quel che è successo, dall'evidenza dei fatti, tenendo in considerazione ciò che è stata la ricerca della preparazione, i presupposti. E poi viene fuori quello che è andato bene e quello che è andato male da un confronto con la squadra. È il pacchetto dell'analisi della partita che fa ripartire, senza nascondere nulla, bisogna portare tutto in superficie. Abbiamo fatto alcune cose molto bene e lì dobbiamo appoggiarci, altre cose vanno migliorate velocemente".
Sulle dichiarazioni di Paulo Sousa sulla squalifica di Zarate.
"Bisogna che ribadisca delle cose: Paulo Sousa mi sembra una bella persona, un grande campione e un grande allenatore. Proprio per questo ha giocato in squadre importanti, ha vissuto periodi importanti in Italia. È segno che le cose le sa, che quello che dice è quello che sa. Che probabilmente è come dice lui, se lo dice lui è così. Io non sono mai stato un calciatore importante, quello che dice lui è quello che sa".
Quanto pesa l'assenza di De Rossi?
"Quel che è succeso Daniele è una cosa che mi sento addosso, se metti in campo un giocatore che dopo 10 minuti si fa male vuol dire che c'era qualcosa che non ho tenuto in considerazione.. Devo fare mea culpa e mi dispiace. Sono io che faccio le scelte, non ci sono scusanti. Ho visto gli allenamenti, ma le considerazioni vanno fatte profonde fino in fondo, dobbiamo guardare i particolari. Se il risultato è questo, ho sbagliato".
Senza De Rossi sarà più facile giocare con la difesa a quattro?
"Il fatto predominante è che perdiamo un giocatore importante, ma abbiamo la possibilità di sostituirlo. Vainqueur ha fatto vedere che ci si può contare, da domani viene Strootman con noi. Sta lavorando bene. C'è Keita che non ho fatto giocare, conosciamo il suo valore. Siamo coperti, c'è il dispiacere di non avere l'apporto di Daniele".
Squadra più avanti o indietro rispetto alle aspettative?
"Mi aspettavo di poter incidere un po' di più sotto l'aspetto del contributo nervoso all'inizio. Ci abbiamo messo qualche giorno in più per andare a vedere meccanismi che funzionavano. Ci sono stati dubbi nelle partite vinte, alcune partite potevano andare diversamente perché abbiamo prestato il fianco. Sono abbastanza contento del lavoro della squadra, le situazioni progrediscono di giorno in giorno, vedo tutti predisposti per migliorarsi ulteriormente, questa è la cosa che mi dà forza e fiducia".
Pjanic ha fallito la partita più attesa, si aspetta di più da lui? Totti sollecitato al momento dell'ingresso?
"Per quanto riguarda Mire, è un giocatore che ha una qualità immensa, è vero che è stato sotto il suo livello in questa partita, ma ha corso tanto, è andato a fare quello che speravo non succedesse. Perché il mio disegno era quello di mantenere più possesso rispetto agli avversari, se lo fai fai meno fatica e lui avrebbe avuto la possibilità di esprimere le sue doti. Una volta che il Real ha comandato il possesso palla, ci siamo dovuti adeguare, siamo dovuti scivolare da destra a sinistra e da sinistra a destra diverse volte. I terzini alti comportavano che il centrocampista arrivasse fino in fascia, è stato costretto a un lavoro che gli ha fatto disperdere qualità. La sua prestazione al di sotto si può leggere in questa analisi qui. Può fare di più, deve fare di più in generale. Per quanto riguarda Totti, i giocatori si scaldano a turno, a un certo punto ho chiesto al mio collaboratore di chiamarlo, probabilmente Totti non ha capito e poi gliel'ho chiesto io. Tutto normale".
L'esclusione di Dzeko ha lasciato tutti un po' di stucco, come l'ha presa? Domani gioca?
"Quando si fa questo lavoro qui, soprattutto in una squadra come la Roma, purtroppo di gente ne rimane fuori. Non è che io mi possa aspettare che ci rimangano benissimo, ma devono essere in un comportamento professionale. Loro lo fanno, ma non ci rimangono bene. Questo è un segnale per gli altri, a me fa piacere, se uno non dà il contributo loro si fanno trovare pronti, se effettivamente hanno questa voglia di dimostrare. Il discorso suo è dentro a quello di tutti gli altri, in panchina ce n'erano diversi. Tutto si è sfilato in modo corretto, con professionalità e ruoli da mantenere in modo corretto. Domani può giocare come possono giocare altri, non è detto che uno escluda l'altro. È uno di quelli che può giocare".
Sta vedendo meglio Castan? Come sta Iago Falque?
"Iago è un giocatore che è rimasto a fare dei lavori in più perché sentiva il bisogno di incrementare la sua condizione fisica. È un buon calciatore, riesce a fare più cose, più ruoli, secondo me diventa forte messo in condizione di fare quello che è il suo ruolo, è uno che si adatta a fare tutto. Lo tengo in considerazione come gli altri. Leo si sta impegnando in una maniera straordinaria, in quel periodo lì avevamo fatto discorsi che poteva fare esperienze di completamento, ha preferito, visto delle considerazioni nostre e sue rispetto a quello che è il modo di lavorare che gli avrebbe fatto bene per completare il recupero, rimanere, lo guardo come un altro calciatore e valuto di conseguenza su quello che vedo, senza mettere occhio a quello che è successo. Anche con lui è l'evidenza dei fatti. Cerco di metterla in pratica con tutti, cerco sempre di tenere in considerazione tutti e tutto per il bene della Roma. Sono qui a fare questo, non faccio differenze da questo punto di vista. È la Roma la cosa più importante, soprattutto i risultati. Non noi soltanto, anche i 60mila dell'altra sera, sono un patrimonio che ci deve dare responsabilità, sostegno, da tenere presente, a cui essere devoti. Siamo fortunati ad avere un patrimonio così importante".
Salah perde un po' negli ultimi metri, come sta tentando di intervenire per renderlo letale?
"Gli ho detto di continuare per 5 metri in più. Lui ha questo scatto bruciante, ma proprio perché lo riesce a mantenere per una lunghezza così importante quando arrivi in fondo si perde qualcosa in lucidità. Riesce a farne due di scatti, ho avuto calciatori che quando davano queste accelerazioni avevano bisogno del recupero per poter rimettere a posto la condizione, lui riesce a farne più di uno. Non ha attraversato un bellissimo periodo dal punto di vista fisico, in questo momento riusciva a fare soltanto uno scatto, ma è una questione di condizione. Ha personalità davanti alla porta, sceglie e lo fa bene perché ha un gran piede, è convinto della sua forza. C'è dispiacere che in qualche situazione non abbia fatto gol, però ci sono tutte le qualità perché questo avvenga sempre, la partita dell'altra sera ha fatto vedere che lui è un calciatore che ci può dare un contributo importante, lo teniamo stretto perché domani può aiutarci molto per tentare di vincere questa partita".
Totti ha chiesto "che ci fai con me?" a un cronista spagnolo. Come risponderebbe?
"Io considero Totti in modo così forte un calciatore che lo valuto al pari degli altri. È importante che lui si senta considerato al pari degli altri. Il nostro obiettivo sono sempre i risultati, per i risultati devo mettere in campo quella considerazione e quell'equilibrio nel modo di creare un contesto di squadra che sono giusti per quel che riguarda il mio ruolo. Sono convinto che lui possa dare un immenso aiuto sotto l'aspetto della qualità e lo deve fare da dentro il gruppo. Non deve essere troppo distante, sennò si rischia che gli altri non lo seguano. Lui ha bisogno del gruppo, non può stare laggiù da solo. Questa settimana Totti si è allenato bene. È un periodo che si allena con continuità, eccetto qualche allenamento, ultimamente si è allenato con continuità. È venuto il giorno dopo il Real Madrid, ha fatto quello che hanno fatto gli altri, ha completato il lavoro. Può essere pronto per giocare. È dentro il gruppo, se la considerazione è questa. érima di tutto non faccio il trombettiere, ma l'allenatore. Anch'io a volte ho contribuito a farlo sentire fuori dal gruppo, questo non ha fatto bene alla squadra e a lui. Ha bisogno del lavoro della squadra, i ragionamenti debbono collimare per arrivare al risultato. Lui, ultimamente, ha fatto bene sotto l'aspetto dell'impegno. Secondo me può esserci il contesto perché Totti sia titolare domani. Questo non esclude Dzeko, eh. Perché sennò voi prendete e mi create un'altra situazione in cui si affossa un calciatore o si mette in contrasto con un altro. Cosa che non esiste. Domani potrebbero giocare anche tutti e due".