Nemmeno il tempo di godersi il primo successo stagionale che in casa Roma è già tempo di guardare avanti, alla sfida di domani contro il Sassuolo di Eusebio Di Francesco: "E' fondamentale, però poi ti rimane la tensione del dover vincerle tutte per il momento che stai attraversando. Ti manda alla prova successiva e ora ci siamo. Contro il Frosinone si sono viste triangolazioni sullo stretto, i giocatori hanno giocato più liberi. La tensione è il nemico". Ha esordito così Luciano Spalletti, che successivamente ha analizzato le qualità dell'avversaria di domani, oltre a sottolineare la bravura del mister dei neroverdi.
"E' uno di quelli che ha fatto diventare più bello il nostro calcio. Il Sassuolo con la Fiorentina, l'Empoli, il Napoli hanno dato un contributo importante per alzare l'asticella al nostro calcio. Il Sassuolo è una società organizzatissima e quello che sta facendo è sotto gli occhi di tutti, le partite che ha vinto con certi avversari anche. Gli farò i complimenti, era allenatore già come team manager".
Si torna a guardare l'orticello giallorosso, con le condizioni di Dzeko e Maicon che preoccupano l'allenatore toscano. Infatti, sia il bosniaco che il terzino brasiliano non dovrebbero essere della gara domani: "Bisogna essere bravi e saper gestire queste situazioni. Ce ne sono diverse da prendere con le pinze. Dzeko non sarà della partita per una grossa contusione, sarebbe un rischio utilizzarlo. Maicon ha i suoi problemi che vanno gestiti, può venir fuori un peggioramento. Oggi se n'è aggiunta un'altra, quella di Totti, che ha un dolore al gluteo e sta tentando di poter fare di più ma stiamo valutando".
"Chi giocherà da centravanti? In assenza di questi calciatori va proposto qualcosa di diverso, ma abbiamo Sadiq che può fare la prima punta e sa sforare dietro la linea difensiva. Ha un estro nel contesto reale di assoluta qualità, ha personalità e qualità come prima punta".
Parziale rimedio alle assenze probabili di Totti e di Dzeko, l'arrivo a Trigoria di Perotti, che Spalletti inquadra così: "Fa parte della squadra, è un giocatore che può dare un contributo, sa fare più ruoli offensivi e mi fa piacere averlo a disposizione, così come Zukanovic. Sono giocatori che fanno comodo perché sanno interpretare più ruoli e abbiamo bisogni di questo. Il mercato è chiuso, non possiamo fare altro. Sono contento della rosa".
Da un nuovo acquisto ad un altro, passando da Perotti all'analisi della partita giocata da El Shaarawy contro il Frosinone. Può, però, il faraone giocare anche domani? "Ha giocato bene e fatto gol, la testa diventa fondamentale. C'era un rischio se il ragazzo non avesse fatto vedere subito le sue qualità, soprattutto all'Olimpico. Lui si può riusare, chiaro che turn over per qualcuno va fatto, ma in questo caso le scelte sono abbastanza obbligate. Meglio lasciarlo sull'esterno, ha facilità di corsa sul lungo che ti dà una mano nella copertura degli spazi e per stare dietro alla linea dei difensori, ribalta facilmente l'azione".
Problemi di formazione anche in difesa, dove Maicon non ci sarà. Queste le idee dell'ex allenatore dello Zenit, che non si sbilancia più di tanto, affrontando il discorso dal punto di vista generale: "In queste letture del non essere rigidi nel sistema, se è a disposizione Maicon lo lasci più libero e compensi dall'altra parte facendo più attenzione nella perdita di palla e nelle ripartenze avversarie. Difesa a tre e mezzo. La Fiorentina è maestra in questo, Bernardeschi fa il terzo attaccante e il quarto in difesa, bisogna avere elasiticità. ma le scelte sono abbastanza obbligate, in questo momento non abbondiamo di disponibilità".
Infine, Spalletti cerca la giusta ricetta per arrivare ai risultati ed anche al gioco nel più breve tempo possibile. Questo il suo rimedio: "Io aggiungo che serve lavorare durante la settimana per arrivare ai risultati. La cosa fondamentale è avere la testa dentro al lavoro, soprattutto in un ambiente come questo. Sono convinto che tramite lavoro e prestazioni si arriva più distanti. Il modo di lavorare è importante nel contesto del risultato".