Continua in maniera a dir poco frenetica nella capitale il tran tran mediatico che riguarda la querelle da risolvere riguardo la panchina della Roma. Da Spalletti a Sampaoli, passando per Bielsa, Mazzarri, un traghettatore come Lippi (accostato anche al Milan) oltre ad una clamorosa voce, lanciata negli ultimi minuti da Sky, che vedrebbe Garcia confermato sulla panchina giallorossa anche per la sfida contro il Verona. Voci che si rincorrono, che si smentiscono e che spesso contribuiscono a fare soltanto maggiore confusione.
Arrivano tuttavia dal Cile gli ultimi aggiornamenti della vicenda, con il commissario tecnico della Roja, Jorge Sampaoli, che si è dimesso dalla guida tecnica della squadra che ha vinto in estate la Copa America. Era nell'aria da qualche giorno la decisione, resa quasi ufficiale ai microfoni di 'Radio Agricultura' per stessa ammissione del mister ex Universidad De Chile, coinvolto nello scandalo corruzione dalla sua Federazione: "Hanno colpito il mio onore e la mia dignità collegando il mio nome agli atti di corruzione riguardanti la precedente direzione. Tutto questo è inaccettabile, hanno pubblicato il mio contratto in una rivista, mi hanno fatto passare come un personaggio opportunista. In questo ambiente non voglio più lavorare, non avrei mai immaginato che potesse essere distrutta l'immagine di una persona che ha dato tanto al calcio cileno. Sinceramente pensavo che Arturo Salah mi lasciasse libero, non che mi tenesse come ostaggio. Dopo la Coppa America avevo grandi progetti, ma questo maltrattamento è inaccettabile".
Il tecnico, presente alla cerimonia per il Pallone d'Oro ha però così commentato un suo possibile futuro alla guida della Roma: "Non è vero che possa diventare l'allenatore del club giallorosso" (fonte Sky Sport). Dichiarazioni di facciata o meno?