Brodino caldo, letto, coperta e riposo. E' quello che molti medici prescriverebbero ad un malato, è quello che il sergente Garcia, il cantastorie che occupa con la forza lo scranno di Roma da 3 stagioni, sta provando a mettere in pratica nella capitale. Con l'unico risultato, però, di aumentare l'intensità del virus. La squadra è malata, la cura del mister transalpino è renderla insofferente, smorta, per non reagire proprio.

Fuor di metafora, è troppo tempo che il gioco della Roma si è definitivamente spento, arrivando ad essere un mix di individualità nemmeno troppo brillanti, e di prevedibilità da terza categoria. Insomma, un disastro che non sembra voler toccare il vero fondo. Già, perché guardando ai numeri, questa squadra è incapace di vincere e anche di perdere, e il 2016 non ha cambiato assolutamente la sostanza. Altro "brodino caldo", dopo il 3-3 di Verona, quello di ieri sera contro il Milan.

Due squadre in piena crisi di identità si sono divise i tempi senza imporre ritmo. Molto meglio i giallorossi nella prima frazione, decisamente sugli scudi i rossoneri nella seconda, anche per via del black out dei padroni di casa. Ai numeri, però, sono forse gli ospiti a poter recriminare qualcosa, alla luce delle ben 16 conclusioni effettuate verso la porta di Szczesny, impegnato per almeno 7 volte. Nove i tiri romanisti verso la porta di Donnarumma, di cui appena 4 nello specchio

Si è fatto sentire anche il presidente, stavolta. James Pallotta, infatti, ha rilasciato delle dichiarazioni a ilmessaggero.it: "La partita di ieri mi ha disgustato. La condizione atletica è molto buona, e questo è un fatto. Penso però che alla squadra manchi la mentalità vincente". Il sito del quotidiano fa anche sapere che sono in corso riunioni tra il presidente e la dirigenza italiana, per cercare di risolvere la situazione legata a Rudi Garcia.

Nell'ennesima mediocre prestazione offerta dagli uomini di Garcia, l'unico sorriso regalato ai tifosi è il ritorno in campo di Francesco Totti che, con la gara di ieri, ha tagliato il traguardo delle 592 presenze in Serie A: il capitano raggiunge Pagliuca e si piazza al terzo posto nella classifica all-time dietro Maldini e Zanetti. Una bandiera immensa.