E' un Garcia praticamente sconfitto, quello che parla dopo la gara contro il Milan: "Abbiamo giocato due gare - commenta- nel primo tempo meritavamo la vittoria, nella ripresa invece la sconfitta". Parole sincere e lucide che vanno perfettamente a descrivere l'atteggiamento di una squadra che non riesce più a sorprendere. La Roma, infatti, è apparsa opaca e spenta, poco convincente sotto ogni punto di vista, quasi inerme di fronte alla grinta avversaria. Nonostante una rosa assolutamente di livello, la differenza tra le due compagini alla fine non è emersa e forse l'1-1 sembra essere il risultato più giusto, un pari che però poco serve alla banda Garcia per continuare ad inseguire il sogno tricolore.
"I giocatori lottano - ha precisato poi l'ex allenatore del Lille - ma se la difesa è troppo indietro e gli attaccanti troppo avanti si fa fatica". Una sorta di auto-critica, dunque, per un allenatore che ha avuto il coraggio di difendere il suo operato perfino dopo il 6-1 contro il Barça del 24 novembre scorso. Purtroppo Garcia si è dimostrato una figura poco incline a reggere la pressione e, dopo lo scudetto mancato due anni fa, non è più riuscito né a tenere in mano le redini di una squadra fortissima ma poco organizzata né a calmare i bollori di una piazza desiderosa di vincere ma, negli ultimi anni, poco abituata a farlo.
Che Garcia sia vittima o carnefice di questa Roma ce lo dirà il tempo, sicuramente però, ad oggi, i giallorossi difficilmente potranno rientrare con convinzione in corsa per lo scudetto senza una sterzata decisa sia a livello psicologico che a livello di risultati.