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Una lanterna per due: Genoa e Sampdoria accendono il 2016 di Serie A

L'anticipo della 18esima giornata di Serie A, nonchè prima partita del 2016, è la stracittadina di Genova. Vincere per ripartire al meglio dopo una chiusura di anno deludente.

Una lanterna per due: Genoa e Sampdoria accendono il 2016 di Serie A
Una lanterna per due: Genoa e Samp accendono il 2016 di Serie A
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Di Giorgio Dusi

La lanterna illumina il mare, indica la via ai naviganti del porto, si erge a simbolo di una città come Genova. Per una sera, però, Zena sarà l'emblema del calcio e il luogo che assume maggior importanza non si trova sul mare ma più in alto. Allo stadio Luigi Ferraris scendono infatti in campo Genoa Sampdoria, per giocarsi la sentitissima stracittadina e per inaugurare il 2016 di Serie A, che regala immediatamente, alla prima giornata, una gara che vale molto più di tre punti, e non solo perchè può essere definito come uno scontro diretto tra due squadre che non navigano in buone acque, ma sperano di poter ricever la spinta per attraccare in lidi più prestigiosi, come l'alta classifica e la zona Europa.

I PRECEDENTI - Non è una partita in cui conta il blasone, nemmeno i numeri, o le statistiche. Una partita tradizionalmente avara di gol, ma ricca di intensità, come la storia ci insegna: da quando la Sampdoria esiste ufficialmente, ovvero il 1946, sono 92 le partite ufficiali contro il Genoa. I blucerchiati sono in vantaggio per 34 a 23 nel computo totale, con 35 pareggi. Il conto dei gol vede sempre avanti la Samp, 130 contro 115. I rossoblù non vincono da oltre due anni (0-3 del 15 settembre 2013), e "in casa" dal 2011, mentre la Samp ha vinto due degli ultimi tre, entrambi per 1-0, grazie alle reti di Maxi Lopez il 3 febbraio e Gabbiadini il 28 settembre, entrambe dell'anno 2014. L'ultimo precedente, l'unico del 2015, è il pareggio del 24 febbraio con reti di Falqué ed Eder. La gara era stata rimandata per pioggia, doveva essere inizialmente giocato tre giorni prima.

QUI GENOA - Il momento negativo sta prolungandosi eccessivamente e i rossoblu rappresentano al momento quella che probabilmente è la peggior squadra di Serie A. La striscia di 4 sconfitte consecutive con cui il Genoa ha chiuso l'anno è la rappresentazione perfetta di un momento nero, nel quale la squadra non riesce a segnare e pecca di concentrazione in fase difensiva, sbagliando troppo spesso le partite anche sotto il profilo psicologico, con i troppi cartellini rossi rimediati nell'arco della stagione. Il mercato sta cambiando volto alla rosa, e probabilmente saranno diversi i colpi che Sogliano e Preziosi proveranno a piazzare.

QUI SAMPDORIA - Se Atene piange, Sparta non ride. Anche se forse può abbozzare un leggero sorriso vista la vittoria per 2-0 sul Palermo con la quale si è chiuso il 2015 dei blucerchiati. La gestione Montella alla lunga sta cominciando a portare i risultati sperati, anche se una rondine non può fare primavera. Il test col Genoa, con il mercato sullo sfondo, può immediatamente dare un'idea delle reali ambizioni di una squadra la cui rosa vale sicuramente più del misero bottino di 20 punti raccolto in queste prime 17 gare. Anche sulla sponda blucerchiata, attenzione ai nuovi innesti: il primo, Ricky Alvarez, non è stato convocato per questa partita.

LE SCELTE DI GASPERINI - Possibile cambio di modulo in casa Genoa per una partita delicatissima. Senza Perotti (squalificato e in partenza), Tino Costa e També (infortunati), Gasperini sceglie il 4-3-3, con la difesa che per ora rappresenta, insieme al portiere e all'attaccante, l'unica certezza. Perin tra i pali, Izzo a destra e Ansaldi che torna nel suo ruolo esterno a sinistra, in mezzo De Maio con Burdisso, non al 100% ma a disposizione. Mediana ancora tutta da scrivere, Rincon è certo del posto e salgono le quotazioni di Tachtsidis e Rigoni, ma occhio a Ntcham e Dzemaili, oltre che a Laxalt che potrebbe arretrare. Davanti infatti a lato di Pavoletti dovrebbero esserci lui e Gakpè, ma Lazovic preme per una maglia.

LE SCELTE DI MONTELLA - Non convocato il nuovo arrivato Ricky Alvarez, ancora in ritardo di condizione, unico assente insieme a Krsticic, non al meglio. Montella si schiererà con il suo classico 4-3-3 con ancora tre dubbi da sciogliere. Il primo riguarda la difesa davanti a Viviano: De Silvestri e Zukanovic larghi, uno tra Moisander e Regini in mezzo come partner di Silvestre. In mezzo Fernando a impostare, con Soriano a destra e Barreto a sinistra, a meno che la scelta ricada su Ivan: sarebbe il mediano della nazionale italiana a spostarsi a sinistra con l'ex Palermo a fare posto. Il classe 1995 potrebbe essere utilizzato anche da ala destra al posto di Carbonero, con Eder dall'altra parte sicuro del posto. Davanti ballottaggio tra Cassano e Muriel.