La Roma è ormai tutta concentrata sul principale obiettivo di questa campagna trasferimenti: il sostituto di Iturbe, Perotti. La decisione è ormai stata presa. Non è fatta, restano degli incastri da finalizzare, ma le premesse sono ottime. Come riporta Il corriere dello Sport-Stadio, ieri ci sono stati dei passi avanti nell’operazione. Un altro colloquio milanese tra direttori sportivi, Sabatini e Sogliano, ha confermato la disponibilità del Genoa. Manca soltanto il sì di Preziosi, che ha trattato con il Milan e che tornerà dalle vacanze a Dubai il 6 gennaio, ma a Trigoria si sentono abbastanza tranquilli. Galliani non dovrebbe disturbare l’affare non essendo intenzionato a pareggiare la proposta della Roma.
La Tattica
Con Perotti, come cambia la Roma? Il suo ruolo naturale è quello di esterno d'attacco di sinistra in un 4-3-3, oppure di mezza punta offensiva, nel caso si giochi con un 4-2-3-1. Ha buone doti fisiche abbinate ad una tecnica e ad una visione di gioco da '10' puro, ma non lo è realmente. Rispetto al ruolo di fantasista, infatti, aggiunge la capacità di creare la superiorità numerica sulla fascia e un dribbling notevole. Ama convergere sul destro per arrivare alla conclusione ma soprattutto è un vero e proprio assist-man. E' maturo (27 anni) e garantisce fluidità alla manovra spesso allentata della Roma.
Con lo scacchiere tattico che ha la Roma di Garcia, sempre simile e poco malleabile, l'argentino potrebbe essere la rivoluzione sperata. I famosi assist che da tempo Dzeko va cercando, invano, arriverebbero. Certo, le differenze -enormi- con Salah e Gervinho potrebbero pesare, anche per il suo inserimento nelle gerarchie, ma pensando anche alle somiglianza con Falque, invece, è credibile immaginarsi una possibilità che viene finalmente data al tecnico transalpino di cambiare decisamente tattica. Sempre che il francese risponda all'invito.
Una Roma con davanti Perotti-Dzeko-Falque, sicuramente perderebbe la pesantezza che acquista con Gervinho e Salah, ma andrebbe a dare le chiavi del reparto, per quanto riguarda la zona-gol, al solo Dzeko, che per la prima volta dal suo arrivo a Roma si vedrebbe assegnare veramente il ruolo di prima punta. I gol, a quel punto, non dovrebbero farsi aspettare.