Obiettivi e propositi per l'anno nuovo sono sempre pregni di fiducia, entusiasmo e speranza. Quelli di Radja Nainggolan, esposti ai microfoni del sito ufficiale della Roma: "Spero che riusciremo a vincere qualcosa, che un giocatore molto sfortunato torni con noi (Kevin Strootman) e questo non è molto lontano. Anche se la coppa Italia è andata, c’è ancora il campionato e sono fiducioso che le cose vadano bene". 

Mancanza di mentalità, di abitudine a vincere. Qualcosa di difficilmente tangibile che però divide sempre la squadra giallorossa dalla Juventus capolista. Il centrocampista belga parla così del suo 2015, nel quale si è confermato leader emotivo della mediana di Garcia. Nainggolan che non ha sofferto la pressione della capitale, spiegandola così: "La squadra è forte, quindi penso che sia più facile per me giocare con compagni più forti. Una squadra forte gira bene da sé e per un giocatore nuovo è più facile sentirsi a proprio agio. Posso migliorare personalmente e anche la squadra può farlo. Dobbiamo migliorare qualche aspetto e superare questi momenti no. Il talento c’è, quando vogliamo segnare facciamo gol, quando non vogliamo prenderli non li subiamo: dobbiamo mettere il puzzle insieme ed essere più perfetti".

Ripercorrendo i momenti salienti dell'anno appena trascorso il belga è partito dal primo derby stagionale, deciso da una doppietta di Totti: "Abbiamo iniziato male ma alla fine ci ha pensato lui. In una partita così delicata è stata una doppia festa, sia per noi sia per i tifosi. Totti è l’idolo, resterà per sempre un idolo. Ha fatto grandi cose rimanendo sempre nella stessa squadra, questo è sicuramente il primo elemento di legame con i tifosi, che aumenta anche con alcune esultanze e dimostrazioni di affetto nei loro confronti".

Da un derby ad un altro. Quello che ha chiuso la stagione 2014/15 ha sancito, con il gol di Yanga-Mbiwa allo scadere, la conquista del secondo posto, ma non solo: "Quella partita era molto difficile per noi. La Lazio in quel momento era la squadra più in forma e abbiamo vinto grazie al carattere e con un buon calcio. Abbiamo meritato di vincere e di distaccarli definitivamente in classifica".

Uno dei cosiddetti turning points della stagione è rappresentato dal gol dell'ex Cagliari segnato all'Udinese: "Era un momento molto delicato, due partite dopo avremmo avuto il derby ed era un momento in cui le cose non andavano bene. Dopo il mio gol del pareggio ero convinto che avremmo vinto la partita. Stavamo giocando meglio delle ultime uscite e da quel momento abbiamo avuto la scossa finale per concludere il campionato al secondo posto".

Il 2015 di Nainggolan significa anche rinnovo, quasi a vita, con la Roma (fino al 2020): "Era una cosa che volevo. Avevo altre offerte ma ho continuato a dire che volevo rimanere: sono convinto che si può vincere con questa squadra e questa piazza lo merita. Avevo anche detto che non sarei mai andato in una diretta concorrente, la mia volontà era quella di rimanere".

Dalla gioia personale, del rinnovo, a quella di squadra, con l'inizio di stagione che è stato a dir poco esaltante con le emozioni provate nella vittoria contro la Juventus e nel pareggio casalingo contro il Barcellona: "Contro la Juventus per me è sempre stata una partita particolare, anche quando ero ancora al Cagliari. La partita è arrivata in un buon momento, batterli alla seconda giornata e lasciarceli alle spalle era uno stimolo in più. Il gap tra noi e loro successivamente è aumentato ancora nel nostro miglior periodo. Barcellona e Florenzi? Dentro di me pensavo a cosa aveva fatto. Quando è partita la palla ci sono voluti 4 secondi prima che arrivasse in porta ed eravamo tutti quanti sulle punte dei piedi attendendo dove sarebbe finita. È entrata e contro una squadra alla quale in quel momento potevamo segnare solo grazie a un’azione individuale. Un gol da metà campo è raro ed è stato bello condividere la gioia con lui. Meriterebbe il premio di miglior gol dell’anno, è in gara con altri grandi calciatori ma la sua rete per me è la più particolare".

Tuttavia, dopo l'ottimo inizio, come spesso accade in casa giallorossa, sono arrivati anche i momenti meno felici, con il tracollo del Camp Nou contro il Barcellona che ha minato la seconda parte di questo scorcio di stagione: "Contro il Barcellona si può anche perdere ma il 6-1 è stato esagerato. Forse eravamo un po’ distratti dal fatto che il Leverkusen avesse pareggiato a Borisov e ci siamo rilassati pensando potevamo permetterci anche una sconfitta. Non abbiamo fatto una buona partita e la dobbiamo dimenticare il più presto possibile. Potrebbe sembrare che dopo quella partita siamo rimasti scioccati ma sono sicuro che ci riprenderemo e che continueremo a lottare in alto".

Infine, in vista dell'Europeo con la maglia del Belgio, sempre da protagonista, la chiosa di Nainggolan: "Parlando della Nazionale, abbiamo pescato l’Italia nel girone e sarà un partita difficile: gli Azzurri in questi tornei sanno mettere in difficoltà chiunque, ma spero di vincere qualcosa con il Belgio".