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Roma, pausa benefica con 3 punti in più

Termina un 2015 di (poche) gioie e (molti) dolori per la Roma. L'anno finisce con una vittoria, miglior rimedio al virus che blocca da troppo tempo la squadra.

Roma, pausa benefica con 3 punti in più
il gioco, a Roma, manca da troppo tempo
paolobrescia
Di Paolo Brescia

“L’abbraccio a Garcia è stato un gesto spontaneo".

Eccola di nuovo. Nonostante tutto. La Roma riparte da qui, dalle parole di Florenzi, dall'abbraccio a Rudi Garcia e dai tre punti spenti e opachi contro l'apatico Genoa. Vittoria non serena, ma secca, e quarta gara consecutiva a porta inviolata per i giallorossi.
Il gioco latita ma a volte potrebbe non contare. Servivano tre punti, sono arrivati, permettendo alla squadra di rilanciarsi addirittura per lo scudetto, grazie alla sconfitta dell'Inter (-4). Ma non si può gioire senza parlare della tante ansie, quelle del 2015, annata strana per la Roma, sicuramente non positiva come il 2014, anno dei tanti record. La vittoria, in definitiva, più che velare le difficoltà di questi 12 mesi, deve dare slancio e luce ai prossimi, quelli di un 2016 che vede ancora una Roma targata Garcia, almeno per il momento.

E' infatti una conferma a tempo, quella del francese, come riporta La Gazzetta dello Sport di oggi. Si parla di una spaccatura italo-americana sul tecnico. Il DG Baldissoni e il DS Sabatini sono per mantenere il francese in sella. Chi non è più convinto è il presidente Pallotta, pronto a esonerare l'ex Lille.
Intanto, l'anno finisce, la pausa arriva benefica. “Non abbiamo più benzina”, il coro unanime che si è levato dagli spogliatoi.
Allora, dimenticando le difficoltà e le tante imprecisioni (ieri record di passaggi sbagliati), diciamo almeno che la Roma è stata cinica sotto porta, e anche questa è una dote. La bella nota, il gol del giovanissimo Sadiq (oltre al colpo di Florenzi), la stonatura, il persistente nervosismo di Dzeko, ieri espulso per due paroline di troppo a Gevasoni. Il bosniaco deve trovare spinta e atleticità, oltre che i benefici gol di ottobre-novembre.

La sosta permetterà alla squadra di riposarsi e di staccare la spina dopo un mese e mezzo infernale, dal punto di vista fisico e soprattutto mentale. Dopo la sosta, torneranno Totti e forse Strootman, la cui assenza è stata troppo lunga e pesante. In gioco c'è tutto, questo è un campionato stranissimo e nessuna big riesce a fare il vuoto dietro di sé. Da gennaio, "ricominciamo..."

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About the author
Paolo Brescia
Press Officer & Consultant for brand management/ communication. Based in Rome, the eternal city. Author for VAVEL-Italia focused on As Roma.