Garcia non è più al sicuro: il presidente Pallottta e la dirigenza sembrano essere arrivati al punto di non ritorno con l'allenatore francese; dopo la seconda goleada subita in due anni i vertici societari stanno iniziando a guardarsi intorno e sarà decisivo il prossimo mese.
Il presidente Pallotta ha fatto sapere di essere risentito per i recenti risultati "Non sono felice" e a quanto pare ha telefonato a Italo Zanzi per sfogare la sua frustrazione; sembra che il presidente sarà all'Olimpico per lo spareggio col Bate Borisov sia per farsi sentire vicino alla squadra ma anche per far capire a Garcia che il filo delle Parche sta per spezzarsi e la sua panchina non è più salda.
Anche all'interno della dirigenza la fiducia con Garcia è ai minimi storici, un membro che ha preferito rimanere anonimo ha dichiarato "È inaccettabile perdere così. Proprio quando alcuni dei club più importanti del mondo come City e Barcellona ci contattano per delle sinergie, facciamo queste brutte figure"; una dichiarazione forte che fa trapelare lo sfascio dell'ambiente
La squadra infine sembra essere insofferente nei confronti di Garcia, tralasciando le sigarette viste dopo la partita e l'acceso faccia a faccia avuto il giorno dopo la debacle a preoccupare sono alcune dichiarazioni dei giocatori; ad esempio Florenzi ha detto che la partita è stata "preparata male" o Maicon, sempre lapidario, ha dichiarato "abbiamo fatto zero".
I nomi in lizza per sostituire l'uomo di Nemours sono sempre i soliti: si va dal sempreverde Mazzarri, al suggestivo ritorno di Spalletti, fino ad arrivare al sogno (costoso) di un ritorno di Fabio Capello; cosa succederà? Babbo Natale ci porterà la risposta e nessuno più di Garcia desidera un bel regalo.