Un punto, frutto del pari firmato Florenzi con il Barcellona e della caduta esterna sul campo del Bate. La terza tornata europea chiama la Roma alla ribalta. Non c'è margine d'errore, la classifica impone un immediato riscatto. Il doppio impegno con il Bayer - si parte in Germania, ritorno all'Olimpico - è il crocevia dell'avventura Champions. Garcia sa di non poter concedere ulteriore spazio all'undici teutonico, in un girone in cui ad alzare la voce è la pattuglia catalana di Luis Enrique.  

Il successo con l'Empoli garantisce un avvicinamento senza squilli polemici, la Roma accarezza la vetta in A e incamera fiducia in vista del martedì di Coppa. Sul fronte opposto, il Bayer si ferma con l'Amburgo e concede spazio a chi guida la Bundes. La squadra di Schmidt è nel gruppetto che si trova a una lunghezza dal Wolfsburg, ma il terzetto di testa - Bayern/ Borussia D./Schalke - gode di buon margine.

Dopo il parziale turnover in campionato, il tecnico transalpino ripropone la Roma con l'abito migliore. Un riferimento offensivo, Dzeko, e due esterni di corsa e qualità, Gervinho e Salah. L'ivoriano sveste i panni del finto nove e torna nel ruolo naturale. In regia, De Rossi, con Pjanic a distillare qualità. Dentro anche Nainggolan.

Il quartetto di difesa gode di conferme e novità. Garcia abbassa Florenzi a destra - fuori quindi Torosidis, in campo con l'Empoli - e concede il riposo a Castan. Rudiger, recuperato, affianca Manolas. Szczesny in porta.

4-4-2 tedesco. Nel comparto d'attacco, la rapidità di Hernandez e la forza di Kiessling. I pericoli un passo indietro: a centrocampo, attenzione a Calhanoglu e Bellarabi, nel mezzo Kramer e Toprak. Donati terzino di destra, a sinistra Wendell, coppia di difesa Tah - Papadopoulos.