La Dea si appresta alla sua cinquantaseiesima apparizione in Serie A, record assoluto per una provinciale. L'Atalanta non è una qualsiasi squadra di provincia, ma ne è la Regina, come suggerisce il titolo che spesso accompagna il club. Lo scorso anno gli orobici non hanno vissuto la miglior campagna degli ultimi anni, a partire dal ritorno in Serie A, infatti il diciassettesimo posto , a + 3 dal Cagliari retrocesso, ha spaventato la tifoseria. La Dea, dopo la retrocessione del 2010 e l'immediata promozione, si è attestata nuovamente come realtà stabile della massima seria. Nel ciclone delle inchieste sul calcioscommesse, che ha travolto personaggi importanti del mondo nerazzurro come Cristiano Doni e Thomas Manfredini, la Dea ha disputato un campionato da neopromossa senza eguali, totalizzando ben 52 punti in classifica, record assoluto nella storia dell'Atalanta, salvandosi aritmeticamente con tre giornate d'anticipo e chiudendo al 12esimo posto. A questa strabiliante stagione, ancor più preziosa perchè arrivata in un periodo di difficoltà, con la squadra penalizzata di sei punti, ha fatto seguito un'altra stagione di tutto rispetto, conclusa con un 15esimo posto con due punti di penalizzazione. Il campionato seguente, il 2013-14, la Dea si supera e chiude con un 11esimo posto prezioso: la Serie B è un ricordo ormai passato per la formazione orobica, che ora veleggia con tranquillità a metà classifica. L'ultima stagione, però ha scosso un po' l'ambiente atalantino, con l'addio a stagione in corso di Colantuono, fautore sul campo di un ciclo memorabile. Un diciassettesimo posto e un nuovo allenatore, Reja, da cui partire e riportare la Dea in una zona più tranquilla della classifica.
L'ALLENATORE - Stefano Colantuono lascia in eredità la sua squadra a Edy Reja, tecnico esperto e specialista di salvezze, spesso chiamato dalle società in difficoltà per risolvere i problemi a campionato in corso. Così ha fatto nell'interregno tra Petkovic e Pioli alla Lazio, ma ora la famgilia Percassi ha deciso di affidargli la panchina della Dea fin dalla prima di campionato, con la possibilità di svolgere la preparazione e di lavorare su un gruppo solido senza le pressioni che lo spettro della zona retrocessione può portare. Tanta esperienza al servizio della causa dell'Atalanta, per una salvezza tranquilla.
LA SQUADRA - La rosa della Dea è ancora incompleta e soggetta possibili nuovi arrivi, viste le illustri cessioni di Daniele Baselli e Davide Zappacosta al Torino. Il primo, nonostante le ottime speranze che il calcio italiano ripone in lui, non è mai stato un elemento fondamentale dell'undici atalantino, ma ha sempre avuto il ruolo di comprimario. Il secondo, invece, è la bella sorpresa della stagione dell'Atalanta, un terzino di spinta e temperamento che non è passato inosservato al Torino come sostituto di Darmian. A centrocampo, il posto libero sarà ricoperto da uno tra Jasmin Kurtic, arrivato dalla Fiorentina, e Marten De Roon, dall'Heerenveen. Entrambi due profili interessanti, lo sloveno ex viola e Sassuolo ha il vantaggio di conoscere il campionato e parte da favorito per un posto nei tre di centrocampo del 4-3-3 ideale di Reja, e inoltre ha le capacità per essere un fattore. Dopo una stagione alla Virtus Lanciano, arriva anche Monachello in nerazzurro, giovane attaccante di belle speranze, che probabilmente sarà chiuso dal ballottaggio Denis-Pinilla.
LA PROBABILE FORMAZIONE - La veste tattica più probabile per l'Atalanta di Reja è il 4-3-3, con la sorpresa dello scorso anno, Marco Sportiello, tra i pali. Masiello sull'out di sinistra, Dramè a destra e in difesa la coppia Cherubin-Stendardo. Il regista è Cigarini, affiancato da due mezze ali di corsa e inserimento come Carmona e Kurtic. Davanti, spazio alla fantasia argentina del Papu Alejandro Gomez e del Frasquito Maxi Moralez, nel ruolo di esterni d'attacco, insidiati da Estigarribia, di ritorno dal grave infortunio, e D'Alessandro, sorpresa della scorsa stagione. In attacco, persiste il ballottaggio tra German Denis e Mauricio Pinilla, due attaccanti di grande livello in grado di garantire una buona dose di gol. Il primo è reduce da una stagione abbastanza deludente, il secondo è discontinuo di natura ma ha un potenziale enorme, molto legato al suo stato di forma. Se il titolare dei due sta bene, l'Atalanta ha dei gol sicuri.
LE ASPETTATIVE - Dopo il diciassettesimo posto dell'anno scorso, l'Atalanta cercherà di ottenere una salvezza tranquilla, magari con qualche giornata di anticipo. La rosa è rodata, e, al netto di qualche rinforzo, può ottenere qualcosa di più di un piazzamento a tre punti dal baratro. Ovviamente la Dea rientra nel calderone delle squadre in cerca della salvezza, ma andare oltre la posizione scomoda dell'anno scorso può costituire un obiettivo da cui partire.