Il mercato della Roma vive una fase cruciale. In attesa di un nove di peso - Dzeko resta in pole - Mohamed Salah accende l'entusiasmo del tifo giallorosso. L'egiziano svolge le visite mediche, ma sul futuro dell'esterno di proprietà del Chelsea si addensano nubi preoccupanti. La Fiorentina attende segnali da Londra e nel frattempo non cede il passo, bloccando di fatto l'avventura nella Capitale di Salah.
Nella giornata odierna, il protagonista è così Woiciech Szczesny, portiere dell'Arsenal, giunto a Roma in prestito annuale. La società capitolina cerca un numero uno di primo piano per concedere respiro all'esperto De Sanctis. L'occasione Szczesny permette di rinviare almeno di 12 mesi il problema, allargando il fronte portieri.
"So che Garcia si fida di me e so di essere in uno dei club più importanti d'Europa e cercherò di portare la mia esperienza. Cercherò anche di imparare dai compagni e di giocare più partite possibili perché ogni giocatore vuole farne tante".
Szczesny mostra, fin dalle prime battute, grande rispetto per il collega di reparto e si schiera al fianco dell'attuale estremo difensore, senza stilare gerarchie o classifiche di sorta. Una sfida ad armi pari che possa giovare al club.
"Ci ho parlato, mi aspetto una concorrenza importante perché lui è un grande portiere ma possiamo beneficiare entrambi di questa situazione".
"Per me è importante imparare la lingua perché comunico molto coi compagni e voglio creare un legame con loro".
Il polacco non disdegna l'alternanza nell'arco della stagione. In altri club prende piede l'usanza di utilizzare più di un portiere, valutando di volta in volta operato ed avversario, o selezionando in anticipo la competizione in cui affidarsi all'uno o all'altro. Il Barcellona è l'esempio di maggior importanza.
"Loro hanno fatto molto bene, ma è una scelta che dipenderà dall'allenatore. Io spero di guadagnarmi il posto in allenamento".
La chiusura è dedicata alla simbiosi tra Szczesny e il calcio. Un connubio viscerale, estremo. Da qui qualche eccesso, mal tollerato in Premier. Roma è piazza calda, focosa, la scelta del portiere non è casuale. L'ambiente ricalca il carattere del ragazzo, da smussare però qualche "spigolo" che può fungere da blocco più che da trampolino.
"Il mio rapporto con il calcio è passionale. Da quello che ho visto qui, i tifosi sono molto passionali e mi aspetto di avere un buon rapporto con loro. Festeggio tanto se vinco e mi arrabbio molto se perdiamo. Amo vincere e credo che i tifosi amino i giocatori che amano vincere, tutto qui. Cercherò di stare calmo e non superare alcun confine, anche se i tifosi sono caldi come piace a me".