Mattia Destro sceglie il Monaco, per vetrina e denaro. Il Principato accoglie un attaccante in cerca di rilancio, sballottato tra Roma e Milano, costretto a rincorrere, prima in giallorosso e poi in rossonero, i compagni di reparto.
Il Monaco, pronto a riversare sul mercato i milioni incassati dalla cessione di Kondogbia all'Inter, spinge per chiudere l'affare Destro in pochi giorni. Si tratta sulla base di 15 milioni - 13 più bonus l'offerta dalla Francia - con la Roma propensa a cedere alle lusinghe del club transalpino.
Il Monaco è in una fase di ridimensionamento, dopo le iniziali follie del patron russo Ryboblev, ma viene da una stagione positiva, arricchita dalla qualificazione ai quarti di Champions - sconfitta tra le polemiche con la Juventus - e può offrire un palcoscenico intrigante. Lo Stade Louis II è un impianto affascinante, nelle serate di Champions qualcosa di unico, e l'ingaggio, proposto dal club guidato da Jardim, stuzzica Destro, dimenticato in Italia e ora pronto al rilancio in Europa.
La Roma attende, ma è disposta al sacrificio, perché il mercato impone spese importanti. Il riscatto di Nainggolan e Bertolacci, il nuovo look del reparto offensivo, per soddisfare Garcia servono ingenti entrate. Via libera alla cessione di Destro, Doumbia e Gervinho, in attesa di conoscere l'innesto nella zona d'attacco. Totti mantiene, a Roma, nella Roma, una posizione di assoluta centralità, ma gli anni passano anche per i campioni senza tempo ed è quindi d'obbligo affiancare a Totti un attaccante di prima fascia.
Al momento, conferma per Ljajic e Iturbe, tutti gli altri sulla graticola, a fare il mercato è la legge dell'offerta. Destro, otto reti nell'ultima stagione - 5 con la maglia della Roma, 3 con quella del Milan, l'ultima proprio contro i giallorossi - non rientra nei piani di Garcia, che ama un nove diverso, capace di far giocare la squadra, di aprire spazi per favorire inserimenti dai lati. Garcia ama un nove alla Totti, non un finalizzatore alla Destro.
La Roma incassa, Destro riparte, un bene per tutti.