La Roma incamera il quarto pari consecutivo e vede scomparire all'orizzonte la Juventus, impegnata domani a Udine. Più che il duello a distanza con i bianconeri, a tener banco in casa giallorossa è il momento negativo della squadra. Un'involuzione tecnica, psicologica, che non si può spiegare solo con le assenze, pur pesanti. Garcia si sofferma sulla gara con l'Empoli, recuperata grazie al pari di Maicon, dopo l'iniziale rigore trasformato da Maccarone, prendendo le note positive emerse dalla serata romana. Resta il carattere, la capacità di reagire dopo la sberla della prima frazione. Si riparte da qui, per una volta senza guardare la classifica. Buona sorte, ecco quel che manca alla Roma secondo Garcia. Un'analisi parziale che non racconta il reale stato.
Garcia difende la squadra, attende Doumbia, ma non si sbilancia su ulteriori mosse dell'ultima ora. Quel che traspare è un certo nervosismo. Dai proclami alla caduta il passo è breve e la Roma sembra sull'orlo di una crisi nervi, stritolata dalla sua stessa politica mediatica.
"Abbiamo tanti problemi in questo momento, dobbiamo solo salutare la reazione della squadra, eravamo sotto di un uomo e di un gol e abbiamo fatto di tutto non per pareggiare ma per vincere. La reazione del secondo tempo è da grande squadra, dobbiamo fare di tutto per cambiare questa sfortuna che ci corre dietro da un po'. In questo momento ho poche scelte da fare. Doumbia è fatto ,vediamo se lunedì tornano lui e Gervinho dalla Coppa d'Africa o se mancheranno ancora. Proveremo a tornare alla vittoria già da martedì in Coppa Italia".
"Abbiamo soli tre giorni per recuperare, pensiamo solo a quella gara. Quando una squadra gioca bene nel secondo tempo e non nel primo sul piano fisico sta benissimo. Contro l'Empoli sapevamo che giocando indietro gli davamo una mano a salire, e a difendere alti. I fischi? I nostri tifosi penso che siano contenti del secondo tempo, ma vorrebbero vedere la squadra giocare così tutta la partita, e magari vincere. E io sono d'accordo"