Dopo Juventus - Roma, per mille motivi, ci eravamo accorti che qualcosa era cambiato. Qualcosa in meno, una statistica sovvertita da un'abitudine, una giocata cancellata dalla tradizione. Tecnica e abitudine. Esperienza.
L'armata bavarese che ha demolito la Roma di Garcia ieri sera all'Olimpico ha prevalso per testa più che per giocate individuali. Al netto delle occasioni da gol e dell'approccio alla partita il 7 - 1 finale enfatizza una differente solidità nervosa più che tattica.
Totti e compagni avevano in partenza tutte le carte in regola per quantomeno giocarsela col Bayern del Pep. Cosa é successo? Quanto conta la cosiddetta 'abitudine alla vittoria'. La splendida realtà dipinta dal tecnico ex Lille é risultata fragile dinnanzi al vento tedesco. La tecnica non é bastata, l'esperienza ha fatto la differenza.
I gol di Robben e Goetze rafforzano la tesi di un Bayern dominatore a priori, conscio dei propri mezzi e lucido come non mai. Il lavoro psicologico, la cura del dettaglio, l'abitudine a vincere o perdere nel giro di pochi istanti. Il destino che costruisci con la classe dei singoli ma anche con la perfezione e la preparazione del gesto.
Roma adesso non ti fermare, certo, questo stop non ci voleva.