Il ritorno di Maicon. Il brasiliano approda a Roma, apre la porta di Trigoria e si siede di fronte a Garcia. Confronto franco, chiusa la porta brasiliana, spenta la luce sui riflettori della polemica. Con il ritorno della Serie A e l'imminente esordio di Champions League, il tecnico francese non può permettersi casi diplomatici che scuotano l'ambiente. Soprattutto non può rinunciare all'esperienza di Maicon, non tanto per la sfda con l'Empoli, quanto per la prima con il Cska.
La tensione tra Maicon e la Roma è palpabile. Il giocatore non si è ancora allenato con regolarità in giallorosso, ed è invece sceso in campo per 90 minuti con il Brasile. Alla base divergenze sul rinnovo contrattuale, stando alle voci provenienti dalla Capitale. L'ultimo colpo di scena racconta di un Maicon allontanato dal ritiro della Selecao, dopo il violento battibecco con Dunga, per un mancato ritardo nel rientro in hotel, stando alla versione ufficiale sostenuta anche dall'ambiente verdeoro.
Ora un gesto di distensione, da Roma e dal Brasile. Dunga non rinnega la decisione, ma lascia la maglia del Brasile a disposizione di Maicon, ipotizzando un'eventuale chiamata in futuro. Garcia, dal canto suo, riaccoglie con piacere l'esterno, decisivo nei successi della scorsa stagione.
CASO BENATIA - Nei giorni scorsi, non solo il caso Maicon a agitare il microcosmo giallorosso. Da Monaco a Roma un botta e risposta tra Mehdi Benatia e James Pallotta. Il calciatore rilascia dichiarazioni importanti inerenti al suo passaggio al Bayern, attribuendo alla Roma la scelta della partenza. "Volevo restare, la Roma doveva far cassa". Puntuale la risposta del presidente che zittisce Benatia definendolo "bugiardo". Solo pochi giorni prima dell'addio, il difensore aveva sbandierato una permanenza in giallorosso, per poi cedere alle lusinghe di Guardiola e dei bavaresi.