L’inizio del girone di ritorno per il Catania coincide con il momento focale di una stagione che sembra indirizzata ad un epilogo devastante, ma il ritorno di Rolando Maran è l’ultima mossa del club di via Magenta per compattare l’ambiente e unire le forze in nome del legame tra guida tecnica e giocatori costruitosi nella passata stagione. Insieme si è gioito, si è presa qualche delusione ma sono state tolte anche enormi soddisfazioni; ora bisogna dimenticare il passato, in tutte le sue sfaccettature, e guardare avanti, cercando di fare punti già nel primo dei 19 scogli che si porranno sulla risalita per la salvezza: oggi al “Massimino”, alle 15 per la prima giornata di ritorno, arriva la Fiorentina di Vincenzo Montella.
L’eliminazione in Coppa Italia con il Siena, disastrosa anche per il modo in cui è maturata, lo si vuole lasciare come il punto più basso dell’annata, andare oltre in tale direzione significherebbe avvicinarsi ulteriormente al baratro della retrocessione. I viola oggi e l’Inter a San Siro tra sette giorni non possono definirsi gli avversari ideali per innestare una striscia utile, ma la delicata situazione in graduatoria impone di evitare ogni tipo di calcoli guardando esclusivamente a gettare il cuore oltre l’ostacolo nel presente.
Negli ultimi due incroci al “Massimino” la Fiorentina è uscita sconfitta, ma rispetto alla squadra di Delio Rossi, di livello inferiore e fino all’ultimo coinvolta nel discorso salvezza nel 2011-12, e a quella del primo anno di Montella, già rivitalizzata dai cambiamenti nei quadri societari e tecnici oltreché in organico, il gruppo dell’ex Aeroplanino vanta ancora più qualità, affiatamento e maturità.
Ma la prima conferenza del Maran-bis contiene indicazioni abbastanza chiare: “Noi vogliamo compiere l'impresa e siamo convinti di poterci riuscire perchè tra tutti noi c'è un grande feeling; ho guardato i miei giocatori in faccia e in loro ho visto la voglia e la forza di dare tutto per realizzare l'impresa; ho visto gente che ha voglia di darsi da fare e di ricominciare da zero, senza guardare il passato. Sanno che c'è bisogno del loro contibuto in ogni momento e in ogni situazione, sia se si tratta di un minuto che di novanta”.
Per il 50enne di Rovereto si ricomincia da zero anche con il presidente Pulvirenti, che lo esonerò dopo otto giornate e successivamente lo criticò per la preparazione estiva arrivando a dirsi rammaricato per non aver cambiato ancora prima la guida tecnica (“Tutto risolto, mi ha chiamato, abbiamo chiarito in due minuti quello che dovevamo chiarire”), mentre al suo ritorno l’intento è di trarre il massimo possibile da chiunque si trovi ancora in organico, anche chi è sul piede di partenza come Maxi Lopez e Monzon (“Sono stati convocati nonostante le voci di mercato li vedano in partenza in quanto sono elementi della squadra e tutti possono esserci di aiuto”).
Per quanto riguarda la probabile formazione, Maran ha annunciato di non voler operare stravolgimenti o rivoluzioni tattiche, anche se poco è cambiato a livello di uomini nel 4-3-3 utilizzato da De Canio che lo aveva sostituito. In difesa a destra Peruzzi è squalificato mentre Alvarez è indisponibile, Bellusci è fresco di recupero ma potrebbe prevalere la cautela circa il suo utilizzo, con Izco che probabilmente sarà adattato in quella posizione. Rinaudo rimpiazzerà Lodi, anch’esso squalificato, al centro della mediana, affiancato da Plasil o da uno tra Izco e (se il capitano giocherà terzino come ipotizzato sopra) Castro, la cui collocazione come mezzala di supporto è stata più volte considerata da Maran, soprattutto l’anno scorso. Nel terzetto offensivo, accanto a Barrientos e Bergessio, chance per Leto.
A fronte del bilancio, deprimente, a Firenze, in casa del Catania i precedenti contro i viola vedono maggior equilibrio, con cinque vittorie, tre pareggi e otto sconfitte. Nella passata stagione, quasi un anno fa (27 gennaio 2013), Legrottaglie e Castro nel finale ribaltarono il gol di Migliaccio, regalando al Catania la terza vittoria consecutiva che contribuiva a sentire sempre più vicina la salvezza teorica e a nutrire velleità d’Europa. Altri tempi, vien da pensare, la posizione di classifica attuale stride amaramente con quel periodo ma la rincorsa alla salvezza richiede lo stesso temperamento e la stessa voglia di spingersi oltre i propri limiti. Dirigerà l’incontro il sig. Luca Banti della sezione di Livorno.
Questa la probabile formazione: