In barba al clima rigido e alle basse temperature, l’immagine dell’”ultima spiaggia” oggi troverà realmente piena attuazione. Almeno per il Catania di Luigi De Canio, che al “Massimino” ospiterà il Bologna di Stefano Pioli per un autentico spareggio-salvezza di metà stagione. Una sconfitta da entrambe le parti avrebbe conseguenze devastanti, una vittoria è il minimo per non perdere di vista l’obiettivo del mantenimento della categoria. Alle 15 il fischio d’inizio di uno dei match che potrebbero contribuire in misura pesante a determinare i verdetti finali.
In casa etnea questo impegno è un pensiero fisso sin dalla sosta natalizia, come lo è per De Canio, la cui permanenza sulla panchina del Liotro passa da un successo che è l’unico risultato ammesso per dare il via alla rincorsa. Lo impone la classifica deficitaria, cosiccome la ricerca di certezze nel gioco e nell’atteggiamento che ha avuto come prima espressione il ritorno, in prestito, di Francesco Lodi dal Genoa.
Molto è cambiato nello scenario e nelle dinamiche di gioco attorno al play napoletano, che però sarà certamente titolare al centro della mediana con Izco e Plasil e perdipiù con quella che era la sua maglia numero 10, cedutagli da Maxi Lopez ormai sul piede di partenza (ancora non convocato, insieme a Freire e Petkovic per scelta tecnica).
“Tra tutti i giocatori scelgo quelli che ritengo più utili alla causa” – ha spiegato le sue decisioni De Canio ieri in sala stampa – “Ho visto grande responsabilità tra i giocatori alla ripresa, al pubblico non chiediamo nulla, ci aspettiamo grande sostegno come ha saputo fare negli altri momenti di difficoltà. Il ritorno di Lodi? E’ stata una scelta logica, certo perché ritorni il Catania dell’anno scorso abbiamo bisogno anche del miglior Bergessio, del miglior Almiron e di altri. Leto e Bergessio? Ci stiamo lavorando, ma in questo momento intendo puntare sulle nostre certezze”.
A chi gli ha chiesto se sente o meno che si tratti di una gara da dentro o fuori per lui: “Ho abbastanza esperienza, la vita di un allenatore è caratterizzata anche da partite come questa. Io guardo sempre e solo alle necessità della squadra, se mi fossi voluto adagiare sulla panchina avrei chiesto più del solo anno di contratto per cui ho firmato. Se si sta in un posto bisogna farlo in armonia con l’ambiente, dispiacerebbe andare via ma noi allenatori siamo sempre uomini con la valigia. Pioli si sente con il sedere sul barbecue? In questo momento noi di più”.
Chi invece ha salvato la propria panchina nell’ultima uscita è Stefano Pioli, il quale, cosa ancora più importante, ha ancora una volta ottenuto dai giocatori la manifestazione del loro totale sostegno. L’espressione dimessa con cui l’ex difensore di Juve e Fiorentina ha vissuto l’immediato dopo-gara con il Genoa sembrava prefigurare tensione per i dubbi sul suo futuro, ma a posteriori non è risultata altro che un’umana e sentita liberazione per un tunnel di gare senza vittorie (sei di fila), paure e critiche. Nella partita più delicata del loro percorso i felsinei dovranno a fare a meno di Alessandro Diamanti: il capitano è stato squalificato per un turno, al pari di Garics.
“Il Catania è all’ultima spiaggia, ma noi non possiamo rilassarci – ha ammonito Pioli alla vigilia – Loro hanno dei buoni elementi, siamo nella zona calda non possiamo permetterci di rifiatare, altrimenti finiremo per scottarci. La vittoria per noi sarebbe molto importante, proveremo a conquistare i tre punti, ripartendo dalla prestazione contro il Genoa”.
“Credo che ci sia stata un’assunzione di responsabilità importante da parte di tutti, mia, dei giocatori e anche della società. La scossa non so se fosse necessaria ma probabilmente c’è stata, da ogni situazione c’è da prendere qualcosa di positivo. Vincere a Catania è necessario come lo era farlo con il Genoa, dobbiamo giocare con costanza al meglio delle nostre possibilità, abbiamo le potenzialità per essere all’altezza della situazione ma ci serve continuità”.
Nel Catania De Canio deve ancora rinunciare ad Almiron e Bellusci, fuori anche Cabalceta. Si profila il consueto 4-3-3, con Biraghi che potrebbe avere una chance dal 1’ sull’out sinistro di difesa e Bergessio favorito su Leto al centro dell’attacco. Nel Bologna indisponibili Cherubin, Sorensen e Gimenez, Kone potrebbe avanzare sulla trequarti alle spalle di Moscardelli e Cristaldo nel 4-3-1-2.
La direzione dell’incontro sarà affidata a Daniele Orsato della sezione di Schio, mentre quella di oggi sarà la quattordicesima sfida tra le due squadre alle pendici dell’Etna in serie A: bilancio in sostanziale equilibrio con quattro vittorie casalinghe, sei pareggi e tre affermazioni ospiti.