Dalle parti di Trigoria continua la ricerca di un main sponsor da sfoggiare sulle divise ufficiali. Di ieri la notizia che il capitano giallorosso, Francesco Totti, vorrebbe apporre sulle maglie capitoline il simbolo dell'Unicef, in stile Barcellona. La richiesta sarà avanzata al Presidente James Pallotta, che valuterà se accettare o meno la proposta del numero dieci.
Con la compagnia aerea turca le parti si sono messe in contatto nei giorni scorsi, e per il momento la trattativa ha raggiunto un momento di stallo.
L'offerta fatta dai turchi si aggira sugli 11 milioni per tre anni, la fine di quello in corso più altri due, proposta che agli uomini di Trigoria non è piaciuta affatto, rispondendo che il piano che si voleva mettere in atto era lo stesso adoperato per il marchio Volkswagen, contratto di sei mesi più opzione per altri due anni. Quindi trattativa al momento ferma e di novità al momento nemmeno l'ombra. Per questo si continua a sondare il terreno su più fronti.
Con la casa automobilistica tedesca si era provato a gettare le basi per una partnership duratura nel tempo, con un marchio che valorizzasse il simbolo Roma, e lo aiutasse a crescere nel mondo. Tutto ciò non è stato possibile. Il crollo del mercato automobilistico ha fatto si che la stessa azienda interrompesse le trattative con il club capitolino. Naufragata questa ipotesi, la Roma ha scelto di non svendere la maglietta apponendo il logo "Roma cares", simbolo della fondazione giallorossa attiva in varie iniziative di beneficenza.
In attesa dell'arrivo dell'ormai certo sponsor tecnico Nike, si cerca il main sponsor che dia visibilità alla squadra. Perché il concetto è quello di non svendere la maglia per pochi milioni di euro, ma valorizzarla nel tempo, affiancandosi a colossi dell'industria del pianeta.