Armando Pantanelli, ex portiere con un illustre passato in Serie A con le maglie di Catania e Inter, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Catania Vavel News, trasmissione radiofonica sportiva legata a Vavel Italia, in onda ogni venerdì sulle frequenze di Radioforyou, condotta da Andrea Motta, Serena Calandra e Gabriele Mirabella. Pantanelli ha fatto il punto della situazione sulla formazione di Gigi De Canio e ci ha regalato alcuni ricordi della sua esperienza in maglia rossazzurra.
Armando, il Catania finalmente è tornato alla vittoria.
"Sì, ho guardato la partita con l’Udinese con grande attenzione. Gli uomini di De Canio hanno interpretato bene la prima frazione. Poi, nella ripresa, c’è stata un po’ di sofferenza ma sono riusciti a ottenere la vittoria, lottando su ogni pallone. Si tratta di tre punti fondamentali per il proseguimento della stagione".
Quante chance di salvezza hanno i rossazzurri?
"Se lavorano bene e seguono le indicazioni del mister, possono raggiungere la zona franca senza problemi. Quest’anno il campionato è molto equilibrato, ci sono tante squadre che inquadro allo stesso livello. Si lotterà fino alla fine, ma sono convinto che i rossazzurri ce la faranno: forza Catania!"
Adesso un week-end di sosta e, poi, si torna in campo a Torino.
"Sarà una partita delicata, perché il Toro non centra la vittoria da diverso tempo. Tanto che hanno messo in discussione un allenatore come Ventura che, a mio avviso, è uno dei migliori in circolazione. Sarà una battaglia, com’è stato ogni volta in cui vestivo la maglia del Catania. Anzi, devo dire che, pur essendo la mia città natale, giocare a Torino non mi ha mai portato particolarmente bene".
Parliamo dell’annata di Andujar.
"Lo ritengo un ottimo portiere, autore di ottime stagioni alle pendici dell’Etna. Quest’anno sta soffrendo un po’ di più, come tutta la squadra".
Frison è giovane e promette bene, ma è rimasto a fare la riserva. Tu che avresti fatto?
"Si tratta di scelte personali, non posso entrare nel merito della sua decisione. Da giocatore, però, volevo sempre giocare: preferivo essere titolare in una piazza meno importante piuttosto che fare il secondo".
Così è successo all’Inter, società in cui sei rimasto una sola stagione, senza esordire e con una sola presenza in panchina: quella all’esordio stagionale con l’Udinese. Con Pagliuca e Mazzantini avanti nelle gerarchie, quell’anno poche chance per te.
"Sì, è vero. E anche lì, anziché accomodarmi in tribuna, chiesi alla società di giocare con la Primavera per non perdere il ritmo".
Proprio nelle giovanili nerazzurre militava un giocatore che, qualche anno dopo, sarebbe diventato insieme a te punto cardine del Catania della promozione in Serie A: Gionatha Spinesi.
"Sì, ho conosciuto il Gabbiano proprio nella Primavera nerazzurra. Poi, è nata un’amicizia. Ci incontriamo sempre volentieri: anche l’ultima volta che sono tornato a Catania, a giugno, ci siamo visti. Nell’anno della promozione e in quello della prima salvezza degli etnei ha recitato un ruolo di primo piano ed è stato fondamentale per il raggiungimento dei nostri obiettivi".
Per ascoltare l'intervista ad Armando Pantanelli, vai al minuto 38 del seguente video.