Le motivazioni di un ragazzino, l’entusiasmo del giocatore tifoso, la classe di chi sa far ancora amare il pallone anche ai più scettici e disillusi. Francesco Totti sa di avere sulle spalle le aspettative e i sogni di mezza città e stasera, ancora una volta, farà di tutto per non tradirli. Cercherà di replicare quel pazzo sabato di due settimane fa, in cui una pur ottima e convincente Inter si è dovuta arrendere alla sua vena realizzativa e ai suoi geniali colpi di fioretto.
Dimenticare la carta d’identità si può, se hai il carisma del Capitano, una squadra e un allenatore che credono ciecamente in te e una visione di gioco tale da poter cambiare ancora una partita da un momento all’altro. Francesco Totti è tutto lì, in quel mix di fantasia e naturalezza che ha innescato il micidiale contropiede dello 0-3 a San Siro. E’ tutto lì, eppure è sempre nuovo e non stanca mai.
Il numero 10 giallorosso, questa sera, è atteso ad una sfida estremamente difficile: confermare il suo straordinario momento di forma fisica e mentale contro l’avversario forse più ostico e consistente sotto tutti i punti di vista che questo inizio di campionato ha saputo proporci. Sfida, inoltre, resa ancora più avvincente dall’inevitabile confronto con l’altrettanto travolgente parco attaccanti proposto da Rafa Benitez.
Se stasera saprà confermarsi e riproporsi sui livelli di San Siro e del derby Francesco Totti sa che lui e la sua Roma non potranno più nascondersi. Questo Roma - Napoli, nonostante tutti glissino, profuma tanto di scudetto e ci farà finalmente capire quale sarà la rivale più accreditata e quotata per inseguire la Vecchia Signora nella corsa verso il titolo. Ci farà capire, tanto per fare qualche esempio, chi avrà la meglio tra il calcio atletico e fresco di Rudi Garcia e l’impostazione più sorniona e vecchio stile targata Benitez.
Ci farà capire se mezza Europa potrà davvero piangere lacrime amare per aver snobbato in modo tanto assurdo quanto repentino un talento come Gervinho. Ma ci farà capire, soprattutto, se questo Totti ha ancora la continuità e la forza per proporsi come faro e guida della sua Roma per un periodo di tempo lungo. Il viaggio in Brasile di giugno passa necessariamente attraverso una stagione trionfale dei suoi giallorossi: il Capitano lo sa, se lo ricorda e, siamo pronti a scommetterlo, quell’aereo farà di tutto per prenderlo.