Una vittoria importante, quella di ieri sera all'Armando Picchi di Livorno. No, non è una semplice vittoria contro una neopromossa, perchè chi segue la Roma sa benissimo che queste partite, solitamente, la Roma le perde. Ieri la squadra di Rudi Garcia ha saputo gestirsi nel primo tempo, prendere confidenza con l'avversario, ma sopratutto con se stessa. Non è stato un primo tempo esaltante, la maggior parte dei tifosi probabilmente, avranno visto i fantasmi del 26 maggio, di quella squadra che squadra non era, ma sembrava più un plotone di disertori, dove ognuno correva per se stesso. Ieri sera la Roma era squadra, magari imballata,magari lenta e macchinosa, ma unita. Il tecnico francese ha dettato i tempi della manovra senza fermarsi mai, sempre in piedi, sempre vicino ai suoi; Un generale, un direttore d'orchestra, un motivatore, un allenatore, vero.
Costante il confronto con Maicon e De Rossi, il primo da molti "maligni" addittato col mortificante appellativo di "ex giocatore" ha smentito tutti. Ieri il numero 13 giallorosso è stato l'incubo del Livorno. Era ovunque, a difendere, ad attacare e a difendere i suoi compagni nei "battibecchi" di campo. Un leader non smette mai di esserlo, neanche se sul passaporto c'è scritto "Classe 1981" . Poi all'improvviso un lampo illumina tutto. Daniele De Rossi, da tre anni sotto l'occhio dei riflettori ormai estenuanti ed impolverati dei media italiani, che ogni giorno lanciano accuse ed invettive contro di lui, riceve un semplice passaggio in orizzontale da Francesco Totti (ma non invecchia mai ?!), arriva con corsa e destro caldo, il pallone finisce in rete ed esplode la gioia sua,dei compagni,del mister e dei tifosi, che finalmente possono vedere sorridere quel "figlio di Roma" dove da troppo tempo aleggiavo un'espressione malinconica. Non è un goal, non è un tiro, è molto di più. "Capitan Futuro" scaccia via molti fantasmi,malumori e paure che da mesi circondano l'ambiente Roma ed è giusto che a farlo sia lui, uno delle vittime "predilette" da troppo tempo.
La Roma si esalta, i tifosi probabilmente sono li davanti alla tv che ancora guardano il replay della bordata firmata DDR che pronti via, Castan vede partire, per l'ennesima volta, Alessandro Florenzi un altro capolavoro del vivaio giallorosso, taglio in diagonale e palla sul secondo palo. Il resto è gestione, sperimentazioni tattiche e la "ola" dei tifosi accorsi all'Armando Picchi per vedere la "prima" della nuova Roma. Con buona pace degli esperti di mercato, i tifosi della Roma possono godersi questa vittoria, mettendo per almeno 24 ore in secondo piano, la cessione di Erik Lamela. La squadra ha risposto sul campo alla società, l'impressione è che se in questa squadra verranno inseriti giocatori utili e duttili al progetto tattico di mister Garcia, la Roma potrà continuare a divertisi e magari chissà a prendersi qualche rivincita. Glielo deve sopratutto ai suoi tifosi che da 3 anni credono in questo nuovo percorso e che fino a quel maledetto derby di Coppa Italia non hanno mai smesso di farlo. La squadra c'è, i suoi tifosi (Totti,De Rossi e Florenzi compresi) anche.
Mister Pallotta, do you understand ?