Un anno e mezzo senza scendere in campo è molto difficile da sopportare per un calciatore: lo sa bene Daniele Capelli (27 anni), al rientro da due gravissimi infortuni. Un calvario iniziato il 20 novembre 2011, quando nella trasferta di Siena abbadona il campo prima dell'intervallo. Il responso è il peggiore possibile: rottura del legamento crociato e stagione finita. Daniele non si perde d'animo e intraprende un percorso di riabilitazione decisamente rapido, rientrando in campo già a marzo: al primo allenamento però, in un contrasto di gioco, si infortuna nuovamente. Questa volta la diagnosi parla di frattura della rotula: lo stop è lunghissimo e compromette, oltre al campionato appena concluso, anche buona parte del successivo. Dopo essere tornato a disposizione per le partite conclusive, ha modo di giocare solo all'ultima giornata, nel 2-2 contro il Chievo, e per l'occasione indossa la fascia di capitano. Ora Daniele ha voglia di lasciarsi alle spalle questo periodo buio della sua carriera: lui che ha bruciato le tappe ed è diventato in brevissimo tempo grande protagonista con la maglia della sua città.
"Finalmente si parte", dichiara Capelli sul sito ufficiale dell'Atalanta, "ho una gran voglia di tornare a giocare, qui siamo tutti carichi e pronti per far bene. Non vediamo l'ora di assaporare le bacchettate del mister che sono la nostra forza. Andare in ritiro con i miei compagni dopo due anni di calvario è qualcosa di straordinario. Le vacanze sono state rilassanti e utili per staccare la spina, ma adesso le ferie sono finite e dobbiamo guardare avanti". Una previsione sul campionato che sta per iniziare? "La Serie A è un torneo difficile a prescindere: per il momento le squadre sono cambiate poco, però dovremo aspettare gli ultimi giorni di calciomercato prima di giudicare. Noi comunque guardiamo in casa nostra e pensiamo soltanto al nostro di campionato".