Dopo i 56 punti e il conseguente settimo posto dell’annata targata Luis Enrique, la stagione del rilancio e del calcio champagne zemaniano è naufragata dopo 23 giornate. Andreazzoli non è stato in grado di traghettare la nave romanista in Europa e i 62 punti finali sono un bottino misero e insoddisfacente, con la pesante aggravante della finale di coppa Italia persa contro i cugini laziali. In attesa di conoscere il nome del nuovo allenatore, tra i tentennamenti di Allegri, le opportunità Rudi Garcia, Blanc e Bielsa e la tentazione Stramaccioni, la dirigenza deve scegliere su quali giocatori puntare.

PORTIERE: BYE BYE STEK – Qui la linea sembra ormai tracciata. Via Stekelenburg, il cui amore con la piazza non è mai sbocciato, il nuovo numero uno sarà il ventitreenne Rafael, in arrivo dal Santos per cui è titolare dal 2010 con ottimi risultati. Il vicepresidente del club brasiliano ha confermato l’esistenza di «un interesse e di una proposta che arriverà nei prossimi giorni». Il secondo dovrebbe essere Lobont, autore di un discreto finale di stagione. Saluterà Roma Goicoechea, certamente non riscattato dopo i disastri combinati quest’anno.

DIFESA: TERZINO SINISTRO – Ripartire dalla coppia Marquinhos-Castán. Nonostante la difesa giallorossa sia stata una delle più perforate della serie A, i due brasiliani hanno dimostrato tutto il loro valore. Le offerte per Marquinhos sono arrivate e continueranno ad arrivare, ma Baldini e Sabatini sembrano intenzionati a trattenere il giocatore, giustamente, a ogni costo. Da decidere il futuro di Burdisso molto deludente durante tutto il corso della stagione: secondo sky sport Benatia dell’Udinese potrebbe prendere il suo posto. Sulle fasce l’unico sicuro di rimanere è Torosidis, mentre a sinistra, visto che Balzaretti non ha convinto, bisognerà intervenire. Piris non verrà riscattato.

CENTROCAMPO: I NODI DDR E PJANIC – Molto dipenderà dal sistema di gioco che il nuovo allenatore vorrà adottare, ma è fuor di dubbio che qualcosa si dovrà fare. Una cessione di De Rossi non verrebbe ben digerita dalla piazza e, nonostante le prestazioni ben lontane dall’eccellenza, il nazionale italiano è, comunque, uno dei pochi calciatori di spessore internazionale del gruppo. Possibile partente è, invece, Miralem Pjanic, ancora privo di un ruolo ben definito e inadatto al calcio italiano. Gli estimatori per il bosniaco ci sono, soprattutto in Spagna, e, se dovesse arrivare l’offerta giusta (attorno ai 15 milioni), la dirigenza non tratterrebbe il giocatore. Scontate le conferme di Bradley e Florenzi, mentre Perrotta non rinnoverà il contratto e anche il tanto contestato Tachtsidis, in comproprietà col Genoa, cambierà aria. È necessario comunque integrare il reparto con un acquisto di qualità che possa fungere da mezz’ala.

ATTACCO: TUTTO SU DESTRO – Il prossimo anno deve essere, nei piani dirigenziali e nei sogni dei tifosi, quello di Mattia Destro. Per lui una stagione fatta di alti e bassi, con all’attivo 11 reti tra campionato e coppa e un infortunio al menisco nel momento migliore che ne ha frenato l’ascesa, ma soprattutto segnata da una difficile convivenza con Osvaldo. Proprio l’italo-argentino è il sicuro partente in casa Roma. Le sue bizze caratteriali, che hanno raggiunto il picco con il pesante tweet contro Andreazzoli nel post finale di coppa Italia, nessuno è disposto a sopportarle più. Tottenham, Atletico Madrid e Psg stanno alla finestra, pronte a presentare un’offerta concreta che però la Roma non accetterebbe se inferiore a 15 milioni di euro. Fermo restando l’intoccabilità di Totti e Lamela, le uniche gioie della stagione, al posto di Osvaldo va presa una punta esterna che possa garantire almeno 10 gol.

Le linee sono tracciate, sui nomi, compreso quello dell’allenatore, vige ancora indecisione. Una cosa è certa: serve un cambio di rotta e serve subito.