90 minuti (supplementari esclusi) che valgono una stagione. Spesso nel mondo del calcio si abusa di questa frase ma non stavolta. Roma e Lazio hanno l’occasione di tramutare un’annata deludente e incolore in una da incorniciare. Alzare una coppa battendo i cugini è il sogno di ogni tifoso, giallorosso o biancoazzurro; guadagnarsi l’accesso all’Europa estromettendo nel contempo gli avversari non fa che aumentare l’attesa e la tensione. Totti e compagni hanno, poi, un'ulteriore spinta: la stella d’argento. Ferma dal 2007 a quota 9 coppe Italia vinte, la Roma cerca la decima per poter sfoggiare, prima squadra in Italia, quel riconoscimento sulla maglia. Per sempre.

PARTITA DELLA VITA – Così si è espresso, senza giri di parole, Candreva. Sponda Roma, il concetto è lo stesso anche se Andreazzoli, nella conferenza stampa della vigilia, prova a rasserenare l’ambiente: «La valenza è tanta a prescindere, perché il derby a Roma vale tanto e si sa. In palio stavolta c'è un posto in Europa. In questa settimana c'è stata tanta serenità. Tensioni non ne ho viste pur avendo questa partita valenza particolare. Questa partita me la voglio godere in senso positivo e mi concentrerò sugli aspetti positivi. A prescindere dal risultato». Certo si dimostra anche conscio dell’occasione che lui e i ragazzi hanno davanti: «I miei meriti per essere arrivati qui sono una percentuale: i meriti sono dei calciatori, che ringrazio per avermi condotto a questa partita con la consapevolezza di poterla vincere. Posso passare alla storia di questa società, non tutti hanno questa opportunità. Ci tengo moltissimo, spero di coglierla». Infine un augurio, di certo condiviso da tutta la tifoseria giallorossa: «Spero sia la partita di De Rossi: è romano, a queste gare lui e Francesco ci tengono più degli altri. Ma penso che domani più che mai sarà la partita del gruppo».

DESTRO O OSVALDO? – Andreazzoli ha un solo dubbio. Chi schierare come prima punta nel 4-2-3-1 che vedrà Totti fungere da trequartista con Lamela a destra e un Marquinho, parso in forma, a sinistra. Osvaldo sembra favorito, ma il ballottaggio resta. In difesa, viste le non perfette condizioni fisiche di Torosidis, spazio a Marquinhos nel ruolo di terzino destro con Burdisso e Castán coppia centrale. In porta, con Stekelenburg neanche convocato e destinato a lasciare la Roma nella prossima finestra di mercato, ci sarà Lobont.

SPONDA LAZIOPetkovic è convinto di poter vincere e scrivere la storia del club: «Sono molto orgoglioso di guidare questa squadra, i ragazzi hanno dato tutto in questi mesi e meritano un successo: per me è molto importante portare la squadra a giocare una partita così, c’è la consapevolezza che siamo forti e abbiamo tutte le carte per vincere. L’obiettivo è triplo: andare in Europa, vincere un derby e vincere una coppa che vale tantissimo». Sul capitolo formazione non si sbottona, ma pare intenzionato a schierare, dietro all’unica punta, nonché uomo derby per eccellenza, Klose, Hernanes libero di inserirsi dalla trequarti campo con Lulic e Candreva sulle fasce.

Proprio sugli esterni si deciderà la partita. Chi riuscirà a creare superiorità numerica, saltando l’uomo, potrà scompaginare le difese e innescare più facilmente le punte. Non a caso Andreazzoli schiererà Marquinos, un centrale rapido e attento, da terzino. Lulic-Candreva e Marquinho-Lamela: la coppia che farà meglio sarà quella della squadra che uscirà dall’Olimpico campione.