Poteva essere una bella festa. Ed invece ci si ritrova a vestire i soliti ruoli di comparse e sparring partner. I biancazzurri si preparano a salutare il carrozzone della massima serie ospitando il Milan, formazione coinvolta nella lotta per la qualificazione alla Champions League. I rossoneri scenderanno sulle sponde del Mar Adriatico per conquistare l’intero bottino in palio e chiudere a proprio favore il duello a distanza con la Fiorentina. Ai padroni di casa viene soltanto chiesto di onorare l’impegno e di fornire uno spettacolo degno di questo nome: il pubblico pescarese lo merita. Ci si attendono celebrazioni in vista del ritorno allo stadio “Adriatico” di Massimiliano Allegri, tecnico rossonero ed ex bandiera dei biancazzurri.
I PRECEDENTI – Sono cinque i precedenti in Serie A allo stadio “Adriatico”. La tradizione in Abruzzo per i rossoneri è favorevole: in quattro occasioni il “Diavolo” ha conquistato la vittoria, cedendo in un’unica occasione. Le strade delle due squadre s’incrociarono per la prima volta nella stagione 1977-78: la sfida sul campo finì 1-2 per gli ospiti, ma il Giudice Sportivo assegnò lo 0-2 a tavolino a causa delle intemperanze del pubblico di casa. Un sasso, infatti, venne scagliato dalla Curva Nord, colpendo in pieno volto Gianni Rivera: l’Abatino fu costretto ad uscire in stato di shock. Il “Delfino” trovò il suo primo ed unico successo due stagioni più tardi: era l’anno 1979-80 e gli adriatici s’imposero per 2-1. Dopo la rete fulminea di Giordano Cinquetti al terzo minuto, l’autorete di Valeriano Prestanti al ventiduesimo pareggiò i conti; fu necessario attendere il 78’ minuto per veder risolvere la partita, grazie all’acuto di Piergiorgio Negrisolo.
Iniziò, poi, l’era Galeone. Il tecnico napoletano non ha un buon ricordo delle sfide con i rossoneri, avendo ceduto in tre occasioni su tre. La prima volta nella stagione 1987-88: i futuri Campioni d’Italia vinsero con il risultato di 0-2 con le reti di Pietro Paolo Virdis al 28’ e di Mario Bortolazzi a quattro minuti dal novantesimo. Esito infausto anche nell’annata 1988-89: il Milan vince per 1-3. È di nuovo una rete di Pietro Paolo Virdis ad aprire le marcature alla mezz’ora, seguito all’uno-due nella ripresa firmato da Marco Van Basten (63’) e Carlo Ancelotti (70’). Ci pensò il brasiliano Edmar a salvare la faccia dei padroni di casa con una marcatura nei minuti finali (82’).
Ma la sfida che nessuno dimenticherà è quella datata 13 settembre 1992 quando fu vero spettacolo allo stadio “Adriatico”. Finì 4-5 per i ragazzi di Fabio Capello, seppur rimarranno impressi nella memoria di moltissimi tifosi i primi quarantacinque minuti della formazione biancazzurra. Emozioni a non finire sin da subito: Massimiliano Allegri inaugurò la samarcanda di reti dopo neanche sessanta secondi. Quattro minuti ed il risultato è già ribaltato, grazie alle reti di Paolo Maldini (3’) e Gianluigi Lentini (5’). Tutto finito? Macché. Franco Baresi diventò protagonista in negativo, infilando la propria porta in ben due occasioni (12’ e 14’). La rete di Frederic Massara al 23’ illuse i padroni di casa, i quali, poi, dovettero fare i conti con la vena realizzativa di Marco Van Basten, autore di una splendida tripletta (37’, 39’ e 72’) che fissò lo score sul definitivo 4-5.
LE STATISTICHE – La formazione rossonera viaggia a vele spiegate dopo un inizio piuttosto balbettante che hanno messo in bilico la panchina dell’ex tecnico del Cagliari. La quadratura del cerchio è stata trovata con una certa difficoltà, ma terminato il rodaggio il “Diavolo” ha ritrovato la sua competitività, giungendo sino al terzo posto. Molto ha fatto la campagna acquisti invernale che ha visto il ritorno di Balotelli sotto la Madonnina, ma sulla sponda rossonera dopo i trascorsi in nerazzurro. “SuperMario” ha trascinato a suon di gol i suoi compagni di squadra, sbrogliando spesso e volentieri matasse ingarbugliate. Il ruolino esterno dei milanisti consta di sei successi, sette pareggi e quattro sconfitte. Tuttavia, nel girone di ritorno ne è giunta complessivamente soltanto una, per giunta sul campo della Juventus. Nelle restanti sfide sono maturati ben dieci successi e cinque pareggi.
LE PROBABILI FORMAZIONI – In vista del calcio d’inizio previsto per le ore 18, le scelte dei tecnici paiono alternarsi fra conferme ed esperimenti. I padroni di casa non hanno alcunché da chiedere al proprio campionato e scenderanno in campo solo per onorare la sfida. Bucchi, come al solito, ha l’infermeria piena ed è costretto a rinunciare a Vukusic (il croato non è stato neanche convocato) ed a Bocchetti, il quale partirà dalla panchina. Krøldrup scenderà in campo dal primo minuto accanto a Capuano. Sulla trequarti ci sarà Celik, viste le condizioni non ottimali di Di Francesco.
Sul versante rossonero, Allegri opta per un 4-3-3 piuttosto atipico: davanti ad Abbiati, la difesa sarà composta da Abate e De Sciglio sulle fasce, mentre i centrali saranno Mexes e Zapata. La mediana sarà orfana dell’infortunato Montolivo. Dunque, via libera ai muscoli di Flamini, Muntari e Nocerino, i quali fanno legna per il tridente che vedrà Balotelli, El Shaarawy e Niang protagonisti, seppur l’italo-egiziano dovrà giocarsela sino all’ultimo con Robinho per un posto da titolare, così come il giovane francese ha alle sue spalle Pazzini che scalpita.