La Roma di Andreazzoli si gioca stasera con la Fiorentina (20:45) una partita che può dire molto in termini di obiettivi di stagione. La fin qui altalenante prestazione degli uomini di Trigoria ha fatto si che, per il secondo anno consecutivo, la Roma puntasse a confermare un posto per l'Europa League. Ma una vittoria con la Fiorentina dell'ex Montella aiuterebbe, almeno sulla carta, ad aumentare le probabilità dei giallorossi di candidarsi come pretendente al terzo posto.

ANDREAZZOLI - "Ho l'impressione che si pensi poco a quello che dobbiamo fare. Abbiamo ancora quattro gare e mi sembra che non ci sia completa attenzione". Parole di Aurelio Andreazzoli che glissa così sui giudizi dei media che parlano di un'altra stagione deludente per la Roma. "I numeri dicono che ancora non è finita [per la Champions, n.d.a.], anche se non a caso ho detto che è un'utopia. Abbiamo ancora quattro partite e dobbiamo dare il massimo". Il tecnico vuole i tre punti, dunque, per portare la Roma nell'Europa che conta. La missione sembra un' "utopia" ma, numeri alla mano, la Roma è ancora in corsa. La partita con il Siena però ha registrato netti miglioramenti su tutti i reparti, anche se per la difesa c'è ancora molto da fare: "Non posso direche sia un problema risolto perché l'avevo già pensato in altre occasioni e non mi azzardo in previsioni. Avevamo lavorato già prima del Pescara e abbiamo lavorato in quella successiva, si è vista la reazione e ne siamo contenti". Infine due parole anche per il tecnico della Fiorentina, Vincenzo Montella: "Le sue qualità sono evidenti, è inutile. Parlo della personalità che già dimostrava come spiccata quando faceva il calciatore. Come tecnico è stata una conferma netta non avevo dubbi è una persona molto curiosa che si vuole aggiornare e migliorare costantemente, che si avvale dei suoi collaboratori a cui dà importanza. Non posso che parlarne benissimo, non bene".
CALCIOMERCATO - Marquinhos, Piris, Stekelenburg, Goicoechea, Osvaldo e panchina: sono questi i temi caldi del calciomercato giallorosso. Se le dichiarazioni del talento brasialiano fanno in parte respirare le ansie dei tifosi romanisti ("Mi trovo nella città più bella del mondo, qui mi trovo benissimo. Il campionato italiano è il più difficile e il più bello del mondo"), per gli altri giocatori si profilano nuove strade. Per il paraguayano Piris, che ha comunque espresso la volontà di restare a Trigoria, sono molto forti gli interessamenti di club inglesi, spagnoli e messicani. Le deludenti prestazioni del terzino stanno spingendo la società ad una sua cessione. Stesso discorso vale per Goicoeachea e Stekelenburg: i due estremi difensori, infatti, sono stati al centro di un caso che hanno minato all'equilibrio dello spogliatoio giallorosso. Mentre per il primo si profilano club inglesi, per l'olandese sembra netta una sua cessione futura: il suo posto potrebbe essere coperto dal brasiliano Rafael Cabral Barbosa, seguito anche da Milan e Palermo; resta però aperta anche la strada che porterebbe a Julio Cesar. Per Osvaldo, invece, si è parlato molto di uno scambio con Jovetic, al quale Andreazzoli non ha voluto commentare. Ma è lo stesso allenatore ad essere in bilico per la prossima stagione: infatti sembra ormai certa l'assegnazione della panchina giallorossa per il prossimo anno al tecnico, ora al Milan, Massimiliano Allegri.
FORMAZIONI - Stasera quindi sarà la sfida degli ex. Parte del passato romanista si scontra con il presente. La Roma rispolvera ancora il 4-2-3-1, con Lobont che sostituirà Stekelenburg infortunato; difesa con Balzaretti e Torosidis come terzini, Marquinhos e Burdisso centrali. A centrocampo cabina di regia affidata a De Rossi e Pjanic, con le ali Florenzi e Lamela a supporto degli attaccanti Totti e Osvaldo.