La Coppa Italia è parte del passato. Non bisogna sottovalutare il campionato e, soprattutto, l'avversario di turno. I pensieri al derby di coppa potrebbero destabilizzare la concentrazione di Totti e compagni in campionato, che comunque devono continuare a inseguire le posizioni per l'Europa B. Domenica (n.d.a., domani) alle 15.00 il Pescara cercherà punti all'Olimpico per restare un altro anno in Serie A. Perciò Andreazzoli predica prudenza e concentrazione.

ROMA - "Siamo felicissimi di aver raggiunto la finale di Coppa Italia, era uno degli obiettivi che ci eravamo prefissi, siamo molto soddisfatti di poter dare la possibilità ai tifosi e alla città di vivere una giornata che penso sarà indimenticabile perché sarà una giornata di festa. Roma avrà la possibilità di dimostrare al mondo la propria civiltà e il proprio amore per lo sport. Detto questo, vi prego di non farmi nessuna domanda sulla finale di Coppa Italia". Esordisce così Andreazzoli alla vigilia della partita con il Pescara. La Coppa Italia è un argomento a parte, che sarà affrontato successivamente, anche per non deconcentrare la squadra sugli obiettivi in campionato. "Abbiamo l'obbligo di ragionare gara per gara" continua il tecnino giallorosso "per incrementare la nostra classifica e per toglierci le soddisfazioni che meritiamo, verso le quali lavoriamo tutti i giorni per molte ore al giorno. Vogliamo essere concentrati sul Pescara". Già, il Pescara. L'ex squadra di Zeman, ora di Bucchi, tenterà il colpaccio all'Olimpico. Ed è per questo che Aurelio predica attenzione: " Temo moltissimo il Pescara, perché magari la tensione si rivolge a certi altri momenti. Abbiamo la convinzione e di poter incrementare la classifica e dovremo farlo, dobbiamo mettere tutte le energie disponibili. Il nostro futuro lo costruiremo di volta in volta". Ultimamente inoltre la Roma è tornata a giocare con il modulo di difesa a 4. "Un po' la necessità di ricerca di sicurezze, un po' le scelte sono determinate dalla disponibilità numerica dei calciatori, talvolta invece sono anche gli avversari a poter condizionarti col loro sistema di gioco" sono i motivi dati dal tecnico "quindi nella nostra testa c'è il tentativo di avere un'idea che sia la nostra, perché se hai un'idea da perseguire è facile creare un'identità, tenendo anche conto delle peculiarità degli avversari. So per esperienza certa che in Serie A, se non consideri gli avversari, hai possibilità di rimetterci. L'ideale è fare benissimo entrambe le cose".
Infine capitolo allenatore: voci di corridoio parlano di alcuni nomi per la panchina del prossimo anno. Andreazzoli sarà riconfermato dalla società? "Non c'è stato mai bisogno di parlare di questo, abbiamo avuto sempre idee chiarissime di quello che dovevamo fare e del mio ruolo, che è da qui a fine campionato teso a ricavare il massimo da questo periodo, sia nella valorizzazione dei calciatori, sia nel raggiungimento di obiettivi di classifica estremamente importanti per la società. Il nostro obiettivo era anche quello di arrivare al derby di fine stagione, per godere di una giornata indimenticabile".
FORMAZIONE - Contro il Pescara sarà certamente un'altra partita per Destro. Il giovane italiano, dopo l'ottima prestazione a San Siro, coronata con due gol, cercherà di dare peso all'attacco romanista insieme a Totti e Lamela. Con Balzaretti squalificato e Marquinho ko, Torosidis e Piris saranno gli esterni di difesa. Quindi con Stekelenburg in porta, la linea dei difensori sarà completata da Marquinhos e Castan. Davanti sempre più consolidato il duo De Rossi-Bradley, con l'inserimento di Pjanic.
LISTA CONVOCATI - Bradley, Castan, Destro ,De Rossi, Dodò, Florenzi, Goicoechea, Lamela, Lobont, Lopez, Lucca, Marquinhos, Osvaldo, Perrotta, Piris, Pjanic, Romagnoli, Stekelenburg, Tachtsidis,Tadde, iTorosidis, Totti.
DICHIARAZIONI - Intanto in casa Roma è già tempo di bilanci. Se De Rossi e Pjanic sono stimati da Mourinho e Guardiola, in casa si lavora per alcune riconferme. Piris è speranzoso: " Il futuro? Spero di restare a lungo". Dodò esprime felicità per la sua possibile riconferma a Roma: "Sono felice per come stanno andando le cose, adesso voglio continuare a fare bene nella Roma".
PIRLO - Fanno scalpore le dichiarazioni del centrocampista della Juventus Andrea Pirlo rivolte alla società giallorossa. ""«Faremo una grande Roma», continuava a ripetermi Baldini, ma degli americani che avevano acquistato il pacchetto di maggioranza mi diceva poco e niente. Mi sono insospettito. Se in quel momento la società ci fosse stata, se fosse stata vera e non presunta, viva sulla carta e non solo a parole, magari ci sarei anche andato. La città è bella, la gente speciale, il clima splendido, il fatto è che in quel periodo il futuro presidente, Thomas Di Benedetto, nessuno l’aveva ancora visto. E l’ipotetico terzetto dirigenziale di cui si parlava, Pallotta-D’Amore-Ruane, mi faceva venire in mente più che altro il trio di autori di una canzone del Festival di Sanremo. “Di Pallotta-D’Amore-Ruane, dirige il maestro Vince Tempera”: circondato dai fiori del Teatro Ariston, il conduttore avrebbe tranquillamente potuto introdurre così il cantante di turno".